"L'Arte non è mai casta, si dovrebbe tenerla lontana da tutti i candidi ignoranti. Non dovrebbero mai lasciare che gente impreparata vi si avvicini. Sì, l'Arte è pericolosa. Se è casta non è arte." Pablo Picasso
venerdì 30 giugno 2017
mercoledì 28 giugno 2017
SU, AMAMI DAVVERO...
Che mi ami tu lo dici, ma le tue labbra
tinte di corallo insegnano meno gioia
dei coralli del mare -...
Mai che s'imbroncino di baci -
Su, amami davvero!
tinte di corallo insegnano meno gioia
dei coralli del mare -...
Mai che s'imbroncino di baci -
Su, amami davvero!
Che mi ami tu lo dici, ma la tua mano
non stringe chi teneramente la stringe.
È morta come quella d'una statua.
Mentre la mia brucia di passione -
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
e bruciandomi sorridimi - stringimi
come devono gli amanti - su, baciami.
E l'urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore -
Su, amami davvero!
John Keat
Odd Nerdrum - The Kiss
non stringe chi teneramente la stringe.
È morta come quella d'una statua.
Mentre la mia brucia di passione -
Su, amami davvero!
Su, incendiamoci di parole
e bruciandomi sorridimi - stringimi
come devono gli amanti - su, baciami.
E l'urna, poi, delle mie ceneri seppelliscila nel tuo cuore -
Su, amami davvero!
John Keat
Odd Nerdrum - The Kiss
sabato 24 giugno 2017
giovedì 22 giugno 2017
T'AMO...
T'amo senza sapere come, nè quando nè da dove,
t'amo direttamente senza problemi nè orgoglio:
così ti amo perchè non so amare altrimenti
mercoledì 21 giugno 2017
VORREI CHE TU FOSSI QUI...
Tesoro, sento che dovrei scriverti una lunga lettera. Una lettera interminabile. Pagine e pagine. Ma c’è troppo da dire. Troppe emozioni, troppo Egitto, e troppa inquietudine. In realtà tutto si riduce a una cosa assolutamente semplice:
vorrei che tu fossi qui.
Vita Sackville-West
vorrei che tu fossi qui.
Vita Sackville-West
Tina Spratt
martedì 20 giugno 2017
LASCIA CHE TE LO DICA OGGI QUANTO TI VOGLIO BENE...
Lascia che te lo dica oggi quanto ti voglio bene,
quanto tu sei stato sempre per me,
come hai arricchito la mia vita.
Tu non puoi misurare ciò che significhi.
Significa la sorgente in un deserto,
l’albero fiorito in un terreno selvaggio.
A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito,
che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.
Hermann Hesse
quanto tu sei stato sempre per me,
come hai arricchito la mia vita.
Tu non puoi misurare ciò che significhi.
Significa la sorgente in un deserto,
l’albero fiorito in un terreno selvaggio.
A te solo debbo che il mio cuore non sia inaridito,
che sia rimasto in me un punto accessibile alla grazia.
Hermann Hesse
Bruno Di Maio
lunedì 19 giugno 2017
RESTERAI SCOGLIO?...
Puoi anche non parlare, solo chiedo
alla tua giacca il nido di una spalla.
Che al nuotatore esausto possa offrirsi
per un momento lo scoglio sognato.
Resterai scoglio? O sarai la prima
striscia del continente? In te io credo,
miracolo possibile, e continuo
a respirare da anima viva.
Maria Luisa Spaziani
alla tua giacca il nido di una spalla.
Che al nuotatore esausto possa offrirsi
per un momento lo scoglio sognato.
Resterai scoglio? O sarai la prima
striscia del continente? In te io credo,
miracolo possibile, e continuo
a respirare da anima viva.
Maria Luisa Spaziani
Jack Vettriano
domenica 18 giugno 2017
NON POSSO RIMANDARE...
Non posso rimandare, ogni mia fibra
urla per il tuo abbraccio. Io lo sento
come il sordo ricorda le sue musiche
e si strugge per cieli vietati.
...
urla per il tuo abbraccio. Io lo sento
come il sordo ricorda le sue musiche
e si strugge per cieli vietati.
...
sabato 17 giugno 2017
E' AMORE?...
Non so che cosa sia, ma è tanto bello,
trasognare sulle tue parole,
come sulle nuvole accese dal tramonto,
si intravede il barlume delle stelle.
Non so che cosa sia, ma è dolce,
il tuo sguardo quando mi cerca,
come il raggio di sole che brilla,
nonostante fosse vicina la sera.
Non so che cosa sia, ma sento che
la vita è diventata di nuovo più bella,
le tue parole che mi accarezzano il cuore
come la seta, come il vento di primavera.
Non so che cosa sia, ma è tanto bello,
un dolore dolce, che non mi dispiace,
se è stupido, se è sbagliato, che sia,
se è amore, scusami tanto.
Gyula Juhasz
trasognare sulle tue parole,
come sulle nuvole accese dal tramonto,
si intravede il barlume delle stelle.
Non so che cosa sia, ma è dolce,
il tuo sguardo quando mi cerca,
come il raggio di sole che brilla,
nonostante fosse vicina la sera.
Non so che cosa sia, ma sento che
la vita è diventata di nuovo più bella,
le tue parole che mi accarezzano il cuore
come la seta, come il vento di primavera.
Non so che cosa sia, ma è tanto bello,
un dolore dolce, che non mi dispiace,
se è stupido, se è sbagliato, che sia,
se è amore, scusami tanto.
Gyula Juhasz
Xue Ya
SCRIVIMI SE VUOI...
Scrivimi se vuoi
quando riceverai queste poche righe
anche se non ne troverai un perché, così come anch’io
non ho trovato ancora le mie risposte.
C’è in questo scrivermi dentro un senso di assenza
che mi allontana e mi spegne...
e questa poca luce che tuttavia forse ti giunge
è come quella di una stella di cui
qualcuno poi dice
che è morta già da milioni di anni, e
questo tempo steso
questo non si riesce neanche ad immaginarlo.
Eppure ci siamo detti tanto, e continuiamo a farlo,
sillabando parole e parole cercando di capire
se in questo nostro vagare in tondo si nasconda
quel senso che ci fa restare e se questo che ci diamo
e che noi pensiamo come fili e fili tesi
non sia soltanto un maldestro tentativo, un camouflage
di tutte le nostre sconfitte
e chissà se poi quei fili, scoprendolo,
potrebbero realmente reggerne il peso
mi manca, ad esempio, il colore dei tuoi occhi ora
e potrei dirti che pensandoci ho pianto,
ed era così strano
perché quello che guardavo era un punto nel lontano
e non è la stessa cosa
perché vedi anche se di quelle lacrime
te ne mandassi qualche goccia
se le mettessi fra le righe di questo eterno dire
ne andrebbe perso già tutto l’amaro del sapore
e questo, lo sai anche tu, anche questo
non sarebbe lo stesso.
Ma tu, tu scrivimi se vuoi
fallo allora con le parole che conosci e che io conosco
scrivimi qualcosa che io possa tenere in tasca
mettici il tuo nome
e in basso sulla destra scrivi – ti voglio bene, ed è adesso-
così che io, di quel che hai scritto
possa percorrere tutto il tempo che c’è stato
avere la luce e anche la stella, avere tutto.
quando riceverai queste poche righe
anche se non ne troverai un perché, così come anch’io
non ho trovato ancora le mie risposte.
C’è in questo scrivermi dentro un senso di assenza
che mi allontana e mi spegne...
e questa poca luce che tuttavia forse ti giunge
è come quella di una stella di cui
qualcuno poi dice
che è morta già da milioni di anni, e
questo tempo steso
questo non si riesce neanche ad immaginarlo.
Eppure ci siamo detti tanto, e continuiamo a farlo,
sillabando parole e parole cercando di capire
se in questo nostro vagare in tondo si nasconda
quel senso che ci fa restare e se questo che ci diamo
e che noi pensiamo come fili e fili tesi
non sia soltanto un maldestro tentativo, un camouflage
di tutte le nostre sconfitte
e chissà se poi quei fili, scoprendolo,
potrebbero realmente reggerne il peso
mi manca, ad esempio, il colore dei tuoi occhi ora
e potrei dirti che pensandoci ho pianto,
ed era così strano
perché quello che guardavo era un punto nel lontano
e non è la stessa cosa
perché vedi anche se di quelle lacrime
te ne mandassi qualche goccia
se le mettessi fra le righe di questo eterno dire
ne andrebbe perso già tutto l’amaro del sapore
e questo, lo sai anche tu, anche questo
non sarebbe lo stesso.
Ma tu, tu scrivimi se vuoi
fallo allora con le parole che conosci e che io conosco
scrivimi qualcosa che io possa tenere in tasca
mettici il tuo nome
e in basso sulla destra scrivi – ti voglio bene, ed è adesso-
così che io, di quel che hai scritto
possa percorrere tutto il tempo che c’è stato
avere la luce e anche la stella, avere tutto.
A VOLTE IL MIO AMORE E' DISPERATO...
A volte il mio amore è disperato perché non si accontenta.
Altre volte è così disperato che si accontenta
Come un mendicante
Che si inginocchia e tende la mano.
E se mi getti una briciola
La stringo nel mio pugno
La conservo
La riscaldo
La venero
La bacio
La contemplo
Fino a che non si trasforma in oro
E i miei occhi devoti
si illuminano.
E ti ringraziano
silvia77
Altre volte è così disperato che si accontenta
Come un mendicante
Che si inginocchia e tende la mano.
E se mi getti una briciola
La stringo nel mio pugno
La conservo
La riscaldo
La venero
La bacio
La contemplo
Fino a che non si trasforma in oro
E i miei occhi devoti
si illuminano.
E ti ringraziano
silvia77
Douglas Hofmann
COME MANCHI TU...
Come manchi tu
non manca niente
di ciò che ha nome.
Ma questo silenzio sofferente
che sembra inghiottire ogni cosa
mi rivela che tu manchi
come la gioia
che nessuno sa chiamare.
Davide Rondoni
non manca niente
di ciò che ha nome.
Ma questo silenzio sofferente
che sembra inghiottire ogni cosa
mi rivela che tu manchi
come la gioia
che nessuno sa chiamare.
Davide Rondoni
Geffrey Gold
venerdì 16 giugno 2017
TI AMO, (Mima)
finché alla fine ti bacerò sul cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero,
morderò la pelle che batte sul tuo cuore, perché ti voglio,
e con il cuore tra le mie labbra tu sarai mio, davvero,
con la mia bocca nel cuore tu sarai mio, per sempre,
Seta di A. Baricco by M.S.
Seta di A. Baricco by M.S.
ORMAI NO...
Ormai non sarà
ormai no
non vivremo uniti
non alleverò tuo figlio
non cucirò i tuoi vestiti
non ti possederò di notte
non ti bacerò prima di uscire.
Non saprai mai chi sono stata
perchè altri mi amarono.
Non riuscirò mai a sapere perché né come
né se era vero
quello che dicesti che era
né chi sei stato
né cosa sono stata per te
né come sarebbe stato
vivere uniti
amarci
aspettarci
rimanere.
Ormai non sono altro che io
per sempre e tu ormai
per me non sarai che tu. Ormai non sei
in un giorno futuro
non saprò dove vivi
con chi
né se ti ricordi.
Non mi abbraccerai mai
come questa notte
mai.
Non potrò più toccarti.
Non ti vedrò morire.
mercoledì 14 giugno 2017
TI SCRIVO...
Ti scrivo
perché è amore lontano
senza corpo senza tempo
di estasi e tormento,
quel che provo per te.
Marina Pratici
perché è amore lontano
senza corpo senza tempo
di estasi e tormento,
quel che provo per te.
Marina Pratici
Vicente Romero Redondo
martedì 13 giugno 2017
lunedì 12 giugno 2017
IL SOFFIO D'AMORE CHE MANCA...
Da quale sponda
saprò che sei ovunque
accanto a me?
Da quale sponda
vedrò i tuoi occhi ridere...
fuori dal mio tempo?
Scavo, scavo sempre
dentro di me.
Raccolgo con le mani
la luce rimasta,
la raccolgo qui, per te.
Quando le onde
torneranno impetuose
sullo scoglio deserto,
quel giorno
io mi frangerò
dinanzi al soffio
d’amore che manca
.
Carlo Bramanti
saprò che sei ovunque
accanto a me?
Da quale sponda
vedrò i tuoi occhi ridere...
fuori dal mio tempo?
Scavo, scavo sempre
dentro di me.
Raccolgo con le mani
la luce rimasta,
la raccolgo qui, per te.
Quando le onde
torneranno impetuose
sullo scoglio deserto,
quel giorno
io mi frangerò
dinanzi al soffio
d’amore che manca
.
Carlo Bramanti
William Adolphe Bouguereau
sabato 10 giugno 2017
TI VOGLIO E NON SEI QUI...
Ti voglio e non sei qui. Mi soffermo
in questo giardino, a respirare il colore che è il pensiero
prima di diventare linguaggio nell’aria ferma. Pure il tuo nome
è un pallido spettro e, per quanto lo esali senza
posa, non mi rimarrà accanto.
Stanotte ti invento, ti immagino, i tuoi movimenti piú nitidi
delle parole che ti faccio dire e che hai già detto.

Anna Massey Lea Merritt
in questo giardino, a respirare il colore che è il pensiero
prima di diventare linguaggio nell’aria ferma. Pure il tuo nome
è un pallido spettro e, per quanto lo esali senza
posa, non mi rimarrà accanto.
Stanotte ti invento, ti immagino, i tuoi movimenti piú nitidi
delle parole che ti faccio dire e che hai già detto.
Ovunque tu sia ora, nella mia testa mi fissi
con uno sguardo, standotene qui mentre la luce fresca della
sera
si dissolve nella terra. Sbaglio la tua bocca
ma sorride lo stesso. Ti stringo a me piú vicino, cosí lontano,
a inventare l’amore finché il canto di uccelli notturni
interrompe e muta quel che doveva succedere, di sicuro,
in ricordo. Le stelle ci stanno filmando senza scopo.
Carol Ann Duff
con uno sguardo, standotene qui mentre la luce fresca della
sera
si dissolve nella terra. Sbaglio la tua bocca
ma sorride lo stesso. Ti stringo a me piú vicino, cosí lontano,
a inventare l’amore finché il canto di uccelli notturni
interrompe e muta quel che doveva succedere, di sicuro,
in ricordo. Le stelle ci stanno filmando senza scopo.
Carol Ann Duff

Anna Massey Lea Merritt
giovedì 8 giugno 2017
TI AMO....
Ti amo con i profumi delle memorie
che ho dei luoghi conosciuti e vissuti
con l’interezza di me.
con gli occhi delle persone e delle cose
che incontro nel cammino di sempre.
Con i pensieri e con la carne, l’anima tutta
ed ancora di più ti amo
là dove la mia vita con le sue croci
e il mio essere donna; in continuo
divenire – TUA…
si fondono.
che ho dei luoghi conosciuti e vissuti
con l’interezza di me.
con gli occhi delle persone e delle cose
che incontro nel cammino di sempre.
Con i pensieri e con la carne, l’anima tutta
ed ancora di più ti amo
là dove la mia vita con le sue croci
e il mio essere donna; in continuo
divenire – TUA…
si fondono.
IL BACIO...
Non appena si chiudono gli occhi, scompare il mondo,
solo il peso della tenerezza mi assicura l’infinito. ...
Il silenzio si tramuta in una notte calma
ci avvolge come una promessa,
e non c’è niente di strano,
se non la dolce lontananza che ci circonda
e che per caso ci lascia soli.
Cerchiamo assieme
un modo più sicuro che guardare o parlare
e lo scopriamo
quando perdiamo noi stessi.
Mi domando che cosa tenti di rassicurare
la tenerezza che torna da un lungo viaggio.
Parole perdute in un silenzio espiato,
ora respiri appena.
In realtà, già eri la stessa mia vita...
E tuttavia anche queste parole sono punibili
in questo momento in cui la tenerezza riempie il mondo
e io mi prostro per poter vivere in esso.
solo il peso della tenerezza mi assicura l’infinito. ...
Il silenzio si tramuta in una notte calma
ci avvolge come una promessa,
e non c’è niente di strano,
se non la dolce lontananza che ci circonda
e che per caso ci lascia soli.
Cerchiamo assieme
un modo più sicuro che guardare o parlare
e lo scopriamo
quando perdiamo noi stessi.
Mi domando che cosa tenti di rassicurare
la tenerezza che torna da un lungo viaggio.
Parole perdute in un silenzio espiato,
ora respiri appena.
In realtà, già eri la stessa mia vita...
E tuttavia anche queste parole sono punibili
in questo momento in cui la tenerezza riempie il mondo
e io mi prostro per poter vivere in esso.
IL MIRACOLO...
Ti penso.
La sera,
non è più una sera;
è il ricordo
di quell’altra, azzurra,...
in cui amore
si fece in noi
come un giorno
si fece luce nelle tenebre.
E proprio allora fu più brillante
la stella, il profumo
del gelsomino più vicino,
meno
pungenti le spine.
Adesso
quando la invoco credo
di essere stata testimone
di un miracolo.
La sera,
non è più una sera;
è il ricordo
di quell’altra, azzurra,...
in cui amore
si fece in noi
come un giorno
si fece luce nelle tenebre.
E proprio allora fu più brillante
la stella, il profumo
del gelsomino più vicino,
meno
pungenti le spine.
Adesso
quando la invoco credo
di essere stata testimone
di un miracolo.
martedì 6 giugno 2017
venerdì 2 giugno 2017
SPEGNIMI...
Spegnimi
come il lume della notte,
come il delirio della fantasia.
Spegnimi come donna e come mimo,
come pagliaccio che non ha nessuno.
Spegnimi perché ho rotta la sottana:
uno strappo che è largo come il cuore.
(Alda Merini)
come il lume della notte,
come il delirio della fantasia.
Spegnimi come donna e come mimo,
come pagliaccio che non ha nessuno.
Spegnimi perché ho rotta la sottana:
uno strappo che è largo come il cuore.
(Alda Merini)
Douglas Hofmann
SOLITUDINE...
Forse sarei più sola
senza la mia solitudine.
Sono così abituata al mio destino.
Forse l’altra, la pace,
potrebbe interrompere il buio
e popolare la mia stanza,
troppo stretta, temo,
per contenere il suo sacramento.
Non è cosa solita per me lo sperare.
Come un’intrusa, la speranza,
potrebbe profanare questo luogo di dolore.
Con la sua corte lusinghiera,
potrebbe essere più facile affondare,
in vista della terra
che raggiungere la mia penisola azzurra,
per morire di piacere.
(Emily Dickinson)
senza la mia solitudine.
Sono così abituata al mio destino.
Forse l’altra, la pace,
potrebbe interrompere il buio
e popolare la mia stanza,
troppo stretta, temo,
per contenere il suo sacramento.
Non è cosa solita per me lo sperare.
Come un’intrusa, la speranza,
potrebbe profanare questo luogo di dolore.
Con la sua corte lusinghiera,
potrebbe essere più facile affondare,
in vista della terra
che raggiungere la mia penisola azzurra,
per morire di piacere.
(Emily Dickinson)
Nathalie Picoulet
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LA CASA E' UN CORPO
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Forse attendo invano, ma spero in un ... “mi manchi” che mi accarezzi l’anima. (Gustave Flaubert) ...
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Non importa quanto tu sia lontano. I legami tra le anime esistono perchè creati dal pensiero. Fili invisibili che legano ricamando sull...
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Forse siamo al mondo per cercare l’amore, trovarlo e perderlo, più di una volta. Con ciascun amore torniamo a rinascere, ... e con ci...