Forse non spedirò mai questa lettera, forse il treno arriverà prima ancora che io riesca a trovare il modo per farlo; forse è così che deve essere, come quando catturi una farfalla ma poi non riesci a tenerla prigioniera tra le mani, come l'ultimo sospiro dopo aver fatto l'amore, quando rimani ad osservarlo e vorresti sommergerlo di parole ma resti in silenzio, perché sai già che non riuscirebbe a capire.
Il tempo si è fermato, è sospeso nei tuoi occhi e nel ricordo di ogni tuo sospiro; tutto tace, tutto sembra non avere senso e mi basta chiudere gli occhi per sentirti ancora, mi basta aprire le mani per sentire il calmo atteggiarsi del tuo corpo sul mio, mi basta respirare per inebriarmi del tuo profumo, mi basta sorridere per immaginarti accanto a me, come se nulla fosse accaduto, come se le distanze non avessero più alcun senso e la lontananza fosse solo un concetto ormai in disuso.
Eppure non ci sei; non è facile ammetterlo, pensare che possa esistere un mondo senza di te, una città che non ti ospiti, una strada che non ti veda passeggiare, una notte ed un mattino che non accarezzino i tuoi occhi assonnati. È triste pensare che la gioia di poche ore si paghi nel tempo con questa immensa, insostenibile solitudine, difficile pensare che le parole dette, i sorrisi accennati siano soltanto lontani ricordi e che tali debbano rimanere. Non so se veramente è questo ciò che vuoi, non so nemmeno se lo voglio anche io, ma in qualunque modo ed in qualunque tempo so che ti sarò accanto, e quando una lacrima accarezzerà il tuo viso, oppure un sorriso apparirà sulle tue labbra, io sarò li, pronta ancora ad illudermi che in quella lacrima e in quel sorriso stia ancora vivendo quella parte di me che ti sei portato via in una sola splendida, tragica, indimenticabile notte.
Ti avrei regalato il mondo intero, ogni sogno, ogni mia aspettativa, perché amore è condividere senza mai soffermarsi su ciò che si dona e su ciò che si riceve, ma vivendoli entrambi come un dono prezioso e unico.
Amare ti cambia e cambia il mondo che gira intorno a te, è l'ispirazione che rinasce improvvisa in quel poeta che non riusciva più a scrivere, la voce che ritorna a diffondersi dal petto e dalle labbra di quel cantante che non riusciva più a cantare, un nuovo ed inaspettato lavoro per l'operaio che disperato pensa all'impiego perduto, una nuova speranza per tutti quei ragazzi che non trovano più alcuna ragione per andare avanti.
Ti amavo più di me stessa, più di quanto riuscissi ad immaginare; oggi amo il tuo ricordo, mi tiene compagnia, a volte lo trasferisco in nuove avventure ma poi ti ritorno sempre accanto, perché l'unica cosa che amo più di te è l'amore stesso, quello vero, fatto di carne, di muscoli che fremono, di sguardi complici, di pazzie, non quello virtuale, accessibile soltanto dietro l'anonimo schermo di un computer, ma un valore da difendere a denti stretti come la cultura, i libri, il libero pensiero.
Non conoscevamo ostacoli un tempo, e se qualcosa si frapponeva tra di noi andavamo dritti per la nostra strada incuranti dei muri, incoscienti forse, ma quei muri riuscivamo sempre a scavalcarli. Erano i muri dell'ingiustizia, del sospetto, del fraintendimento, di quelli che pensano che il colore della pelle possa fare la differenza, che il credo religioso e il paese di nascita siano segni indelebili che ti marchiano a vita e ti impediscono di vivere il mondo nella sua globalità; chi pensa in tal modo quasi sempre si ritiene però immune da tutto, sono i signori del dolore che pretendono di gestire le nostre vite, i sentimenti, il futuro.
Quando mi innamorai di te cadde ogni barriera: la mia religione, il colore della mia pelle, le tradizioni, l'amore rese tutto uguale, livellò ogni cosa, passò come onda rabbiosa sulle nostre spiagge e demolì tutti i nostri castelli.
Da quel momento in poi eravamo soltanto noi gli artefici del nostro destino, avremmo potuto ricostruire tutto da zero oppure lasciare che le onde lavorassero per noi disegnando sulla sabbia nuovi contorni. Ma l'amore non lo puoi imbrigliare, non abbiamo vele così forti e resistenti, l'amore lo vivi ma non lo possiedi, non lo possiedi mai.
Con il tempo dimenticherai il mio viso, riapparirà forse a tratti in quello di qualche altra donna, in un suo particolare vezzo, nel colore dei suoi occhi; dimenticherai forse anche il mio nome, tranne in qualche rara occasione durante la quale qualcuno magari lo ripeterà per strada chiamando la sua donna.
Se tutto ciò accadrà, se anche tu, come spero che sia, non vuoi che accada, allora ricordami con un solo nome...Amore.
Chiamami amore, fallo quando vuoi, perché nel sentimento che ancora provo nei tuoi confronti ed in quello che il tuo cuore ha pian piano scacciato, intimidito da
quei signori del dolore che ti sussurravano all'orecchio, io mi sono liberata, ho spezzato le catene della solitudine che ti relega ai margini, dell'ignoranza e dell'incomprensione, di questa notte che continua ad oscurare il mondo ma che prima o poi dovrà pur finire, di quel vuoto che si porta dietro e che un giorno sarà riempito da chi, come me, ama, canta, scrive musica e grida parole
.
Chiamami amore quando nel silenzio dei tuoi sogni il tuono ti farà sussultare, quando capirai che non può piovere per sempre, che le idee, il libero pensiero, si spostano nell'aria come farfalle e ognuna di loro porta dipinto sulle ali un nostro piccolo grande sogno da realizzare.
Non puoi tagliare le ali a tutte le farfalle, non puoi accecare tutte le stelle, non puoi mettere a tacere tutte le idee nuove che prepotenti si affacciano al mondo, figlie di madri che sorridono nonostante il dolore del parto perché sanno di aver dato un senso al futuro, una speranza, un motivo per sorridere ancora, per provare a pensare che niente è perduto, che nonostante tutto si può provare a ricostruire sulle macerie di ciò che un tempo ritenevamo giusto.
Questo ti scrivo mio perduto sogno, mentre da lontano sento il fischio del treno che mi porterà via dalla tua vita, dalla tua città, dalle tue strade, ma non dai tuoi ricordi, non dalle notti passate insieme a stringerci in silenzio, non dai sospiri regalati al buio di quella stanza che ci proteggeva dalle insidie di chi non riusciva a capire. Mi porterà lontano, ma quando vivi un sentimento come il mio non esistono distanze, non esistono confini, esiste soltanto un unico cielo, a volte gonfio di tempeste, altre volte limpido e sereno, un cielo che sovrasta tutti, che bagna tutti senza chiedersi a quale nazionalità o razza appartengano e che allo stesso modo riscalda tutti indipendentemente dal nome con il quale invocano Dio.
Ti abbraccio amore mio, non dimenticarti di me se puoi, ma soprattutto non dimenticarti di te, continua a scrivere senza paura le pagine della tua vita, abbi il coraggio di correggerle quando ti accorgerai di aver sbagliato e con lo stesso coraggio ammetti i tuoi errori, credi nelle tue idee e difendile, difenditi e difendi il mondo, custodisci e non tradire mai la tua umanità, l'unica vera cosa che ci rimane.
Chiamami amore se e quando vuoi, chiama amore ogni cosa, ogni nuovo inizio e ogni inattesa fine...io continuerò sempre ad essere il tuo amore finché amore vedrai in tutto ciò che ti circonda perché, non dimenticarlo mai, noi tutti siamo amore.
Scritta Ascoltando Vecchioni : Chiamami Amore
© Silvana Stremiz libro -Un Groviglio di Me
Gianni Strino