sabato 16 ottobre 2021

VIENI

 Vieni, entra e coglimi, saggiami provami...

comprimimi discioglimi tormentami...
infiammami programmami rinnovami.
Accelera... rallenta... disorientami.
Cuocimi bollimi addentami... covami.
Poi fondimi e confondimi... spaventami...
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami... ardimi bruciami arroventami.
Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami...
dissociami divorami... comprovami.
Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra... riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.

Patrizia Valduga (1953)


Egon Schiele, "Nudo disteso" 1914


venerdì 15 ottobre 2021

DONNA

 Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,

La vita, tua storia,
segnata dal desiderio d'essere
semplicemente donna!
Nel tuo corpo ti porti,
come nessun altro,
il segreto della vita!
Nella tua storia
la macchia dell'indifferenza,
della discriminazione, dell'oppressione…
in te l'amore più bello,
la bellezza più trasparente,
l'affetto più puro
che mi fa uomo!

(Eliomar Ribeiro de Souza -


Kees Van Dongen


martedì 12 ottobre 2021

LA MIA NOTTE

"La mia notte ti cerca continuamente. Il mio corpo non riesce a concepire che qualche strada o una qualsiasi geografia ci separi. Il mio corpo diventa pazzo di dolore di non poter riconoscere nel cuore della notte la tua figura o la tua ombra. Il mio corpo vorrebbe abbracciarti nel sonno. Il mio corpo vorrebbe dormire in piena notte e in quelle tenebre essere risvegliato al tuo abbraccio. La mia notte urla e si strappa i veli, la mia notte si scontra con il proprio silenzio, ma il tuo corpo resta introvabile. Mi manchi tanto, tanto. Le tue parole. Il tuo colore.
Fra poco si leverà il sole."

Frida Kahlo


Francine Van Hove

 

venerdì 17 settembre 2021

NUOTERO' VERSO TE

 Nuoterò verso te

Attraverso lo spazio profondo
Sconfinato
Acida come un bocciolo di rosa
Ti troverò uomo senza freno
Magro sommerso dal fango
Santo dell’ultima ora
E tu farai di me il tuo letto e il tuo pane
La tua Gerusalemme
 
Joyce Mansour


Bill Bate


COPRIMI

 Coprimi grandemente

scioglimi
e in me resta.
E poi fammi restare
lenta chiusa
dentro la tua festa.

(Patrizia Cavalli - Poesie 1992)


Emilio Greco




SOUS - ENTENDU

 Non credere

che non lo sappia
che quando mi parli
la mano della tua mente
senza farsene accorgere
mi sfila le calze,
e si muove cieca e intraprendente
lungo la mia coscia.
Non credere
che non lo sappia
che lo sai
che tutto ciò che dico
è un indumento.
Anne Stevenson


Bruno Di Maio


martedì 14 settembre 2021

ADESSO

 Adesso che il tempo sembra tutto mio

e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c'è richiamo e non c'è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l'accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.
Patrizia Cavalli


Francine Van Hove


lunedì 13 settembre 2021

DESIDERI IL MIO CORPO?

 Il mio corpo, desideri il mio corpo?

Ho viso e labbra e occhi
che incantati ti guardano
ho seno e fianchi e gambe
ho mani che sanno toccare
denti che mordono
piano e con piacere.
Se mi tocchi ti accorgerai
che esiste questo corpo mio
su lui puoi addormentarti.
Ne faccio dono a te che non lo vedi
come se scalzo sopra l’erba all’alba
ignorassi il chiarore della rugiada.
Annalena Aranguren


Nello Iovine


domenica 12 settembre 2021

TOCCARE

 Le mie mani

aprono la cortina del tuo essere
ti vestono con altra nudità
scoprono i corpi del tuo corpo
le mie mani
inventano un altro corpo al tuo corpo.

Octavio Paz


Giovanni Boldini


venerdì 10 settembre 2021

LEI

  Lei non permette a niente e nessuno di rubare la sua tenerezza.

Lei non consente alle sue esperienze passate, alla paura degli altri, alla sua vulnerabilità, di fermare il flusso della sua energia sessuale.
Lei è consapevole del potere e della forza di una donna che è in grado di abbracciare completamente la sua sensualità e che si arrende veramente alla donna che è.
E lo fa.
Sapendo che non c’è nulla di cui aver paura o di cui vergognarsi.
Tutti i giudizi o le etichette che altri vogliono mettere su di lei, non dicono nulla di lei o di chi è.
Lei è l’unica persona che conosce e riesce a trovare il suo vero sé.
Lei sa che nel momento che dimentichiamo di essere fedeli a noi stessi, tradiamo le nostre anime.
Lei ascolta quella voce, quel poco di voce che inizia a sussurrare dal suo ventre.
Lei ha scelto il silenzio
Ha creato momenti quotidiani in cui riflettere sulle sue esperienze.
Lei sta imparando ad ascoltare la saggezza che parla dal suo ventre.
Lei è una donna sensuale.

(Tara Isis Gerris)


Vadim Stein

  

mercoledì 8 settembre 2021

IL CORPO DEL MASCHIO

 Sia lode al corpo del maschio, sia lodato

tutto quanto: il fucsia dei genitali, i plettri delle unghie dei piedi. Ad ogni parte sia lode, selvatico afrore d’ascella, pancia dove l’occhio vigila, scopre ogni cosa come un neonato, l’a-piombo dei fianchi sulla terra, la chioma che odora talvolta di sudato e unto, altre ancora di sale; sia lode alle gambe dell’uomo che s’arcuano e incurvano trasportando la stazza del maschio; sia lode alle braccia, la parte migliore, quando a mezzo ti piegano come un’amaca o una frombola. Mani rozze e screpolate e pungenti scorze di frutti indicibili, mani che scompaiono nella gentilezza; sia lode al naso del maschio e alle orecchie recanti quelle caverne, orifizi per sprofondare dentro il corpo i loro misteri stuzzicanti; sia lode al dorso come una vela spiegata, la spina dorsale che si piega come un alberello; sia lode e molta a ciò che si nasconde, regioni oscure della pelle, luoghi di pura energia che pure se non vedono mai la luce ne sono completamente intrise. Leonore Wilson


Paul Cadmus


martedì 7 settembre 2021

E DIO MI FECE DONNA

E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente
a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.

Gioconda Belli



Giacomo Grosso, "La nuda" 1896

 

LA DONNA IDEALE

 Il sogno di un uomo
è una puttana con un dente d'oro
e il reggicalze,
profumata
con ciglia finte
rimmel
orecchini
mutandine rosa
l'alito che sa di salame
tacchi alti
calze con una piccolissima smagliatura
sul polpaccio sinistro,
un po' grassa,
un po' sbronza,
un po' sciocca e un po' matta
che non racconta barzellette sconce
e ha tre verruche sulla schiena
e finge di apprezzare la musica sinfonica
e che si ferma una settimana
solo una settimana
e lava i piatti e fa da mangiare
e scopa e fa i pompini
e lava il pavimento della cucina
e non mostra le foto dei suoi figli
né parla del marito o ex-marito
di dove è andata a scuola o dov'è nata
o perché l'ultima volta è finita in prigione
o di chi è innamorata,
si ferma solo una settimana
solo una settimana
e fa quello che deve fare
poi se ne va e non torna più indietro
a prendere l'orecchino che ha dimenticato sul comò.

Charles Bukowski


Henri de Toulouse-Lautrec


domenica 5 settembre 2021

ERO SOLAMENTE CIO' CHE TU TOCCAVI

Io ero solamente ciò
che tu toccavi, quello
su cui – notte fonda, corvina –
la fronte reclinavi tu.
Io ero solamente ciò
che tu là in basso distinguevi:
sembiante vago, prima, e poi
molto più tardi, tratti.
Sei tu ardente, che
sussurrando hai creato
la conchiglia dell’udito
a destra, a manca, là, qui.
Tu che nell’umida cavità,
tirando quella tenda,
hai messo voce, perché
potesse te chiamare.
Cieco ero, nulla più.
Tu, sorgendo, celandoti,
hai dato a me la facoltà
di vedere. Si lasciano scie
così, e si creano così
mondi. Spesso, creati,
si lasciano ruotare così,
elargendo regali.
E, gettata così,
in caldo, in freddo, in ombra, in luce,
persa nell’universo,
ruota la sfera e va.

Iosif Aleksandrovic Brodskij



Alfredo Araujo Santoyo







LA CASA E' UN CORPO

  Questa casa è piena della tua ombra. La casa è un corpo, -lo tocco, mi tocca, mi s`appiccica addosso, soprattutto di notte. Le fiamme dell...