mercoledì 30 giugno 2021

MAR ROSSO

E quando le tue gambe si aprirono

il popolo d’Israele attraversò il Mar Rosso

entrai nella Terra Promessa


Rafael Courtoisie



Renato Guttuso

lunedì 28 giugno 2021

LA PESCA

 Lei tagliò la pesca matura

lasciando un incavo
dove aveva dormito il sole rosso
Io vi infilai la lingua piano
come un coltello
scivolando nella morbida gola
e scesi fluido
sui dolci succhi.
Paul Evans


Pablo Picasso, "Due nudi e un gatto" 1903


O AMAMI DAVVERO!

 O mormora parole di fuoco!

Sorridi, come se queste parole
dovessero bruciarmi, stringimi
come fa l'amante - O bacia
e del tuo cuore fa la mia urna -
O amami davvero!

(John Keats)


Alex Alemany


domenica 27 giugno 2021

O BELLA PREDA

 O bella preda,

Voce notturna,
Le tue movenze
Fomentano la febbre.
Solo tu, memoria demente,
La libertà potevi catturare.
Sulla tua carne inafferrabile
E vacillante dentro specchi torbidi,
Quali delitti, sogno,
Non m'insegnasti a consumare?
Con voi, fantasmi, non ho mai ritegno,
E dei vostri rimorsi ho pieno il cuore
Quando fa giorno.
Giuseppe Ungaretti


Jeremy Lipking





sabato 26 giugno 2021

VOGLIO INNAMORARMI

 Voglio innamorarmi in modo che la sola vista di un uomo,

anche a un isolato di distanza, mi faccia tremare,

penetrandomi tutta, mi indebolisca, mi faccia sussultare 

addolcendomi e sciogliendomi qualcosa tra le gambe.

E' così che voglio innamorarmi,
 
così totalmente che il pensiero di lui mi porti all'orgasmo.

Anais Nin



Ugo Guidi (1912-1977)


BACIARSI

 E vogliono baciarsi

le nostre labbra – di che cosa temi?

Else Lasker-Schüler


Simone Gilardi, "Amanti"


giovedì 24 giugno 2021

SE MORISSI

 Se morissi questa notte

se potessi morire
se io morissi
se questo coito feroce interminabile
combattuto e senza clemenza
raggiungesse il suo apice
e si afflosciasse
se proprio adesso
se adesso
morissi socchiudendo gli occhi
sentissi che è fatta
che ormai l'affanno è cessato
e la luce non fosse più un fascio di spade
e l'aria non fosse più un fascio di spade
e il dolore degli altri e l'amore e vivere
e tutto non fosse un fascio di spade
e finisse con me
per me
per sempre
e che non dolesse più
e che non dolesse più
(Idea Vilarino – Uruguay)




Philippe Breton



martedì 22 giugno 2021

MERAVIGLIOSO DELITTO

 Che

meraviglioso delitto

ho commesso?

Ho goduto

di un corpo

che mi ha donato

un fiume inebriante

e una ribellione di vita.


Maram al-Masri


Giacomo Grosso, "La nuda" 1896


lunedì 21 giugno 2021

DOVE SEI ?

Dove sei, gli chiedevo, col mio cuore?
Ho freddo e ho per amante la mia mano
E faccio sogni e sogni di terrore
e non ho tregua qui e invanisco in vano.

Patrizia Valduga


Lucia Sandroni


ORA CHE SEI VENUTA

 Ora che sei venuta,

che con passo di danza sei entrata
nella mia vita
quasi folata in una stanza chiusa -
a festeggiarti, bene tanto atteso,
le parole mi mancano e la voce
e tacerti vicino già mi basta.

Il pigolio così che assorda il bosco
al nascere dell'alba, ammutolisce
quando sull'orizzonte balza il sole.

Ma te la mia inquietudine cercava
quando ragazzo
nella notte d'estate mi facevo
alla finestra come soffocato:
che non sapevo, m'affannava il cuore.
E tutte tue sono le parole
che, come l'acqua all'orlo che trabocca,
alla bocca venivano da sole,
l'ore deserte, quando s'avanzavan
puerilmente le mie labbra d'uomo
da sé, per desiderio di baciare...

Camillo Sbarbaro


Emilia Castaneda




domenica 20 giugno 2021

SCOPERTA

Nuda e aderente alla tua nudità.
I miei seni come ghiaccio appena inciso,
sull'acqua piana del tuo petto.
Le mie spalle aperte sotto le tue spalle.
E tu fluttuando sulla mia nudità.
Alzerò le braccia e sosterrò il tuo volo.
Potrai scoprire il mio sogno,
poiché il cielo riposerà sulla mia fronte.
Affluenti dei tuoi fiumi saranno i miei fiumi.
Navigheremo insieme, tu sarai la mia vela,
e io ti condurrò per mari ignoti.
Quale supremo incanto di geografie!
Le tue mani sulle mie mani.
I tuoi occhi, uccelli del mio albero,
sull'erba del mio corpo.

Carmen Conde



Arthur Berzinsh



MUSICA DA CAMERA

Violini. Le mie gambe si alzano.
Allegro ma non troppo.
Sottovoce.
Dolcemente inizia l'ouverture.
Tamburo. Il mio ventre risuona come forgia.
Tante volte ti ho conservato la musica.
E, ciò nonostante,
il tuo arco insistente
genera nuovi adagi, fughe.
Trombettiere di fuoco.
Annunciati!
Ti ricevano i miei lamenti di soprano
e la tua voce di baritono risponda esaltata.
Indugia inizialmente il violoncello,
gli archi prima del clavicembalo,
o del piano.
Dopo fa ciò che desideri
spèttinati dirigendo l'orchestra.
Riecheggino i venti,
e applauda,
febbricitante,
il pubblico.
Gioconda Belli


Kiera Malone


sabato 19 giugno 2021

TRATTATO DI BACI

 Mi baciavi con tutta la bocca.

Tanto da pensare che nulla avresti lasciato per te.
 
Con la robusta freschezza della frutta turgida, le tue labbra.
La tua lingua, un mollusco abile
e sorridente.
 
Il tuo alito mi baciava nelle orecchie
e il rumore sibilante, oscuro,
dei tuoi inviti.
 
Talvolta mi baciasti nella distanza del corpo.
 
Sono stata nella tua bocca, nelle tue labbra, nella tua saliva,
nella breve pressione dei tuoi denti,
nel saggio percorso del tuo olfatto.
 
Mille volte sono stata nei tuoi sorsi di idromele,
fino a quando restò soltanto
un tocco di addio
sulle guance.
 
Magda Zavala


Sergio Martinez Cifuentes


QUESTA SOLITUDINE DOMENICALE

 Sono qui,

nuda,
sulle lenzuola solitarie
di questo letto in cui ti desidero.
Guardo il mio corpo,...
liscio e rosato nello specchio,
il mio corpo
che è stato avido territorio dei tuoi baci,
questo corpo pieno di ricordo
della tua incontenibile passione
sul quale hai combattuto sudate battaglie
nelle lunghe notti di gemiti e di risa
e di sudori dalle mie cavità profonde.
Guardo i miei seni
che sistemavi sorridendo
nel palmo della tua mano,
che stringevi come uccellini nelle tue gabbie di cinque sbarre,
mentre un fiore mi si accendeva
e arrestava la sua dura corolla
contro la tua dolce carne.
Guardo le mie gambe,
lunghe e lente conoscitrici delle tue carezze,
che ruotavano rapide e nervose sui loro cardini
per aprirti il sentiero della perdizione
proprio verso il mio centro
verso la dolce vegetazione del campo
dove hai ordito taciti combattimenti
coronati dal piacere,
annunciati da raffiche di fucile
e da arcaici tuoni.
Mi guardo e mi vedo,
è lo specchio di te che si tende dolente
su questa solitudine domenicale,
uno specchio rosato,
un calco vuoto che cerca l'altro suo emisfero.
Piove a dirotto sul mio volto
e penso soltanto al tuo amore lontano
mentre difendo
con tutte le mie forze,
la speranza.

Gioconda Belli


José Luis Fuentetaja


venerdì 18 giugno 2021

SONO QUELLA CHE SONO

 Sono quella che sono

Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'è niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi
Jacques Prevert


Giovanni Boldini


LA CASA E' UN CORPO

  Questa casa è piena della tua ombra. La casa è un corpo, -lo tocco, mi tocca, mi s`appiccica addosso, soprattutto di notte. Le fiamme dell...