venerdì 17 settembre 2021

NUOTERO' VERSO TE

 Nuoterò verso te

Attraverso lo spazio profondo
Sconfinato
Acida come un bocciolo di rosa
Ti troverò uomo senza freno
Magro sommerso dal fango
Santo dell’ultima ora
E tu farai di me il tuo letto e il tuo pane
La tua Gerusalemme
 
Joyce Mansour


Bill Bate


COPRIMI

 Coprimi grandemente

scioglimi
e in me resta.
E poi fammi restare
lenta chiusa
dentro la tua festa.

(Patrizia Cavalli - Poesie 1992)


Emilio Greco




SOUS - ENTENDU

 Non credere

che non lo sappia
che quando mi parli
la mano della tua mente
senza farsene accorgere
mi sfila le calze,
e si muove cieca e intraprendente
lungo la mia coscia.
Non credere
che non lo sappia
che lo sai
che tutto ciò che dico
è un indumento.
Anne Stevenson


Bruno Di Maio


martedì 14 settembre 2021

ADESSO

 Adesso che il tempo sembra tutto mio

e nessuno mi chiama per il pranzo e per la cena,
adesso che posso rimanere a guardare
come si scioglie una nuvola e come si scolora,
come cammina un gatto per il tetto
nel lusso immenso di una esplorazione, adesso
che ogni giorno mi aspetta
la sconfinata lunghezza di una notte
dove non c'è richiamo e non c'è più ragione
di spogliarsi in fretta per riposare dentro
l'accecante dolcezza di un corpo che mi aspetta,
adesso che il mattino non ha mai principio
e silenzioso mi lascia ai miei progetti
a tutte le cadenze della voce, adesso
vorrei improvvisamente la prigione.
Patrizia Cavalli


Francine Van Hove


lunedì 13 settembre 2021

DESIDERI IL MIO CORPO?

 Il mio corpo, desideri il mio corpo?

Ho viso e labbra e occhi
che incantati ti guardano
ho seno e fianchi e gambe
ho mani che sanno toccare
denti che mordono
piano e con piacere.
Se mi tocchi ti accorgerai
che esiste questo corpo mio
su lui puoi addormentarti.
Ne faccio dono a te che non lo vedi
come se scalzo sopra l’erba all’alba
ignorassi il chiarore della rugiada.
Annalena Aranguren


Nello Iovine


domenica 12 settembre 2021

TOCCARE

 Le mie mani

aprono la cortina del tuo essere
ti vestono con altra nudità
scoprono i corpi del tuo corpo
le mie mani
inventano un altro corpo al tuo corpo.

Octavio Paz


Giovanni Boldini


venerdì 10 settembre 2021

LEI

  Lei non permette a niente e nessuno di rubare la sua tenerezza.

Lei non consente alle sue esperienze passate, alla paura degli altri, alla sua vulnerabilità, di fermare il flusso della sua energia sessuale.
Lei è consapevole del potere e della forza di una donna che è in grado di abbracciare completamente la sua sensualità e che si arrende veramente alla donna che è.
E lo fa.
Sapendo che non c’è nulla di cui aver paura o di cui vergognarsi.
Tutti i giudizi o le etichette che altri vogliono mettere su di lei, non dicono nulla di lei o di chi è.
Lei è l’unica persona che conosce e riesce a trovare il suo vero sé.
Lei sa che nel momento che dimentichiamo di essere fedeli a noi stessi, tradiamo le nostre anime.
Lei ascolta quella voce, quel poco di voce che inizia a sussurrare dal suo ventre.
Lei ha scelto il silenzio
Ha creato momenti quotidiani in cui riflettere sulle sue esperienze.
Lei sta imparando ad ascoltare la saggezza che parla dal suo ventre.
Lei è una donna sensuale.

(Tara Isis Gerris)


Vadim Stein

  

mercoledì 8 settembre 2021

IL CORPO DEL MASCHIO

 Sia lode al corpo del maschio, sia lodato

tutto quanto: il fucsia dei genitali, i plettri delle unghie dei piedi. Ad ogni parte sia lode, selvatico afrore d’ascella, pancia dove l’occhio vigila, scopre ogni cosa come un neonato, l’a-piombo dei fianchi sulla terra, la chioma che odora talvolta di sudato e unto, altre ancora di sale; sia lode alle gambe dell’uomo che s’arcuano e incurvano trasportando la stazza del maschio; sia lode alle braccia, la parte migliore, quando a mezzo ti piegano come un’amaca o una frombola. Mani rozze e screpolate e pungenti scorze di frutti indicibili, mani che scompaiono nella gentilezza; sia lode al naso del maschio e alle orecchie recanti quelle caverne, orifizi per sprofondare dentro il corpo i loro misteri stuzzicanti; sia lode al dorso come una vela spiegata, la spina dorsale che si piega come un alberello; sia lode e molta a ciò che si nasconde, regioni oscure della pelle, luoghi di pura energia che pure se non vedono mai la luce ne sono completamente intrise. Leonore Wilson


Paul Cadmus


martedì 7 settembre 2021

E DIO MI FECE DONNA

E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente
a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.

Gioconda Belli



Giacomo Grosso, "La nuda" 1896

 

LA DONNA IDEALE

 Il sogno di un uomo
è una puttana con un dente d'oro
e il reggicalze,
profumata
con ciglia finte
rimmel
orecchini
mutandine rosa
l'alito che sa di salame
tacchi alti
calze con una piccolissima smagliatura
sul polpaccio sinistro,
un po' grassa,
un po' sbronza,
un po' sciocca e un po' matta
che non racconta barzellette sconce
e ha tre verruche sulla schiena
e finge di apprezzare la musica sinfonica
e che si ferma una settimana
solo una settimana
e lava i piatti e fa da mangiare
e scopa e fa i pompini
e lava il pavimento della cucina
e non mostra le foto dei suoi figli
né parla del marito o ex-marito
di dove è andata a scuola o dov'è nata
o perché l'ultima volta è finita in prigione
o di chi è innamorata,
si ferma solo una settimana
solo una settimana
e fa quello che deve fare
poi se ne va e non torna più indietro
a prendere l'orecchino che ha dimenticato sul comò.

Charles Bukowski


Henri de Toulouse-Lautrec


domenica 5 settembre 2021

ERO SOLAMENTE CIO' CHE TU TOCCAVI

Io ero solamente ciò
che tu toccavi, quello
su cui – notte fonda, corvina –
la fronte reclinavi tu.
Io ero solamente ciò
che tu là in basso distinguevi:
sembiante vago, prima, e poi
molto più tardi, tratti.
Sei tu ardente, che
sussurrando hai creato
la conchiglia dell’udito
a destra, a manca, là, qui.
Tu che nell’umida cavità,
tirando quella tenda,
hai messo voce, perché
potesse te chiamare.
Cieco ero, nulla più.
Tu, sorgendo, celandoti,
hai dato a me la facoltà
di vedere. Si lasciano scie
così, e si creano così
mondi. Spesso, creati,
si lasciano ruotare così,
elargendo regali.
E, gettata così,
in caldo, in freddo, in ombra, in luce,
persa nell’universo,
ruota la sfera e va.

Iosif Aleksandrovic Brodskij



Alfredo Araujo Santoyo







sabato 4 settembre 2021

NON AMORE

 Sono in molti a cercare l’amore.

Io voglio solo rannicchiarmi in una stanza silenziosa. A sentire l’assalto del tuo cuore o non esistere neanche. Mani che mi aiutano a dormire. Una lucciola che freme contro il freddo torso del cielo, aspettando un sapore. Desiderio ondeggiante nel buio che mi rende più giovane degli uccelli. Toccami l’ombelico, chiamami carne, come un fiore fa’ sbocciare il mio seno, curvami all’indietro e risalimi finché rovineremo dentro al fuoco dei teschi che vengono a sorridere. Pianto di ciottolo di luna. Ossa di fiori che non hai mai colto. Nanette Rayman



Alfredo Araujo Santoyo



IL CIGNO

 L’hai visto, vagabondare, tutta notte, sul fiume scuro?

L’hai visto la mattina, sollevarsi nell’aria argentata –
Una profusione di fiori bianchi,
un perfetto parapiglia di seta e lino come piegato
nella schiavitù delle sue ali; un cumulo di neve, un mucchio di gigli,
battendo l’aria con il suo becco nero?
L’hai sentito, acuto e fischiettante
una musica tetra e stridula – come la pioggia a dirotto sui rami – come una cascata
passare come una lama giù per le sponde buie?
E l’hai visto, infine, proprio sotto le nubi –
Una croce bianca svolazzante attraversare il cielo, le sue zampe
come foglie annerite, le sue ali come la luce allargata del fiume?
E l’hai sentito, nel tuo cuore, quanto sia parte di ogni cosa?
E hai infine compreso anche tu, lo scopo della bellezza?
E hai cambiato la tua vita?
 
Mary Oliver


Giovanni Boldini, "Leda e il cigno"


giovedì 2 settembre 2021

I PENSIERI

 Scoprimi i pensieri

quelli che non indossano mai niente
e sono nudi, così, come le cose vere.

Beatrice Niccolai



Vlaho Bukovac, "Risveglio" 1908


E SENTIRE IL VENTO

Niente
non c'è niente 
come portare il fuoco 
del tuo amore
tra i miei muscoli
e sentire il vento
mentre cammino
sfrontata 
per le strade
di Coyoacán
Lucia Rivadeneyra

Viktor Sheleg




LA CASA E' UN CORPO

  Questa casa è piena della tua ombra. La casa è un corpo, -lo tocco, mi tocca, mi s`appiccica addosso, soprattutto di notte. Le fiamme dell...