Giochi ogni giorno con la luce dell’universo.
Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell’acqua.
Sei più di questa bianca testina che stringo
come un grappolo tra le mie mani ogni giorno.
A nessuno rassomigli da che ti amo.
Lasciami stenderti tra ghirlande gialle.
Chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud?
Ah lascia che ti ricordi com’eri allora, quando ancora non esistevi.
Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa.
Il cielo è una rete colma di pesci cupi.
Qui vengono a finire tutti i venti, tutti.
La pioggia si denuda.
Passano fuggendo gli uccelli.
Il vento. Il vento.
Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini.
Il temporale solleva in turbine foglie oscure
e scioglie tutte le barche che ieri sera s’ancorarono al cielo.
Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all’ultimo grido.
Raggomìtolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un’ombra strana nei tuoi occhi.
Ora, anche ora, piccola, mi rechi caprifogli,
ed hai persino i seni profumati.
Mentre il vento triste galoppa uccidendo farfalle
io ti amo, e la mia gioia morde la tua bocca di susina.
Quanto ti sarà costato abituarti a me,
alla mia anima sola e selvaggia, al mio nome che tutti allontanano.
Abbiamo visto ardere tante volte l’astro baciandoci gli occhi
e sulle nostre teste ergersi i crepuscoli in ventagli giranti.
Le mie parole piovvero su di te accarezzandoti.
Ho amato da tempo il tuo corpo di madreperla soleggiata.
Ti credo persino padrona dell’universo.
Ti porterò dalle montagne fiori allegri, copihues,
nocciole oscure, e ceste silvestri di baci.
Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Pablo Neruda
dipinto: Emile Vernon
"L'Arte non è mai casta, si dovrebbe tenerla lontana da tutti i candidi ignoranti. Non dovrebbero mai lasciare che gente impreparata vi si avvicini. Sì, l'Arte è pericolosa. Se è casta non è arte." Pablo Picasso
giovedì 30 giugno 2016
CIAO.....
Ciao! Né freccia né pietra:
io! – La più viva delle donne:
vita. Tutte le mie carezze –
al sonno incompiuto.
Vieni qui! (vale a dire:...
Tienimi! – è questione di senso)
Afferrami tutta così felice
e semplice come mi vedi!
Stringimi! – che oggi lontano navighiamo,
stringimi! – che sciamo! – con un filo di seta!
Oggi porto una pelle nuova:
quella dorata, la settima!
- Mio! – altro che ricompense
in cielo, se tra le braccia, sulla bocca
c’è la Vita: la felicità sfacciata
di dirti ciao ogni mattina!
Marina Cvetaeva
da Scusate l’Amore. Poesie, 1915-1925
io! – La più viva delle donne:
vita. Tutte le mie carezze –
al sonno incompiuto.
Vieni qui! (vale a dire:...
Tienimi! – è questione di senso)
Afferrami tutta così felice
e semplice come mi vedi!
Stringimi! – che oggi lontano navighiamo,
stringimi! – che sciamo! – con un filo di seta!
Oggi porto una pelle nuova:
quella dorata, la settima!
- Mio! – altro che ricompense
in cielo, se tra le braccia, sulla bocca
c’è la Vita: la felicità sfacciata
di dirti ciao ogni mattina!
Marina Cvetaeva
da Scusate l’Amore. Poesie, 1915-1925
dipinto: Federico Zandomeneghi (1841-1917) - "Il risveglio!
AMARMI SENZA SCARPE....
Amarmi senza scarpe
vuol dire amare le mie lunghe gambe brune,
dolci e care, buone come cucchiai
e i miei piedi, due bambini
liberi di giocare nudi. Nodose sporgenze...
i miei diti, non più costretti
– e in più guarda le unghie e
le prensili giunture di giunture
come in dieci passi mettono radici -
irrequieti e selvaggi: questo
l’ammazzò, questo la cucinò.
Lunghe gambe brune e lunghe brune dita.
Più su, caro, la donna
rievoca segreti, casine,
piccole lingue che narrano per te.
Siamo soli noi due
in questa casa su una lingua di terra.
Ha un campanellino nell’ombelico il mare,
ed io sono la tua scalza puttanella
per una settimana. Gradiresti del salame?
No. Non ti va proprio uno scotch?
No. Non bevi molto tu bevi
me. I gabbiani uccidono pesci
strillando come bimbi di tre anni.
Il ritmo delle onde è una droga
e tutta notte invoca
sono, sono, sono. Scalza,
ti tamburello la schiena su e giù.
Corro da porta a porta la mattina,
nella capanna giochiamo a nascondino.
Ora mi afferri le caviglie,
ti fai strada fra le gambe
e vieni a trapassarmi nel punto della fame.
Anne Sexton, da Poesie d'amore
vuol dire amare le mie lunghe gambe brune,
dolci e care, buone come cucchiai
e i miei piedi, due bambini
liberi di giocare nudi. Nodose sporgenze...
i miei diti, non più costretti
– e in più guarda le unghie e
le prensili giunture di giunture
come in dieci passi mettono radici -
irrequieti e selvaggi: questo
l’ammazzò, questo la cucinò.
Lunghe gambe brune e lunghe brune dita.
Più su, caro, la donna
rievoca segreti, casine,
piccole lingue che narrano per te.
Siamo soli noi due
in questa casa su una lingua di terra.
Ha un campanellino nell’ombelico il mare,
ed io sono la tua scalza puttanella
per una settimana. Gradiresti del salame?
No. Non ti va proprio uno scotch?
No. Non bevi molto tu bevi
me. I gabbiani uccidono pesci
strillando come bimbi di tre anni.
Il ritmo delle onde è una droga
e tutta notte invoca
sono, sono, sono. Scalza,
ti tamburello la schiena su e giù.
Corro da porta a porta la mattina,
nella capanna giochiamo a nascondino.
Ora mi afferri le caviglie,
ti fai strada fra le gambe
e vieni a trapassarmi nel punto della fame.
Anne Sexton, da Poesie d'amore
dipinto: Lluis Ribas, 1949 spanish luminist figurative painter
TU ERI IL VENTO....
Io sono una barca
senza vento.
Tu eri il vento....
Era quella la mia rotta?
A chi importa la rotta
se ha un tale vento!
Olav Hauge
Ricardo Fernandez Ortega, 1971 pittore surrealista messicano
senza vento.
Tu eri il vento....
Era quella la mia rotta?
A chi importa la rotta
se ha un tale vento!
Olav Hauge
Ricardo Fernandez Ortega, 1971 pittore surrealista messicano
AMAMI A MODO MIO.....
Amami a modo mio
Te ne prego, io, ti imploro...
Amami
come se lo meritassi
Sempre,
anche se sappiamo che non è vero.
Amami più di te stesso
Come sei tu per me più di me stessa:
costruiamo un equilibrio storto
sorreggiamoci diversamente inabili
imperfetti e quasi morti.
Amami con coscienza
Di noi, di tutto il tempo perso
Delle occasioni mancate, delle avventure che avrai
Delle distrazioni inevitabili, della rabbia che verrà.
Amami ancora, amami adesso
Amami sempre anche solo con lo sguardo
Con un sospiro, un sorriso, uno sbadiglio
Con una gioia che abbatta questa terribile tristezza
Che mi riempia lo stomaco di nutrimento
Che mi stordisca di rumori e odori e volti.
Che ci illuda che sapremo fare fronte alla paura
Con la nostra inadeguatezza comune
E vincere, e vivere, insieme.
Ginevra Chemola
dipinto: Franz von Lenbach
Te ne prego, io, ti imploro...
Amami
come se lo meritassi
Sempre,
anche se sappiamo che non è vero.
Amami più di te stesso
Come sei tu per me più di me stessa:
costruiamo un equilibrio storto
sorreggiamoci diversamente inabili
imperfetti e quasi morti.
Amami con coscienza
Di noi, di tutto il tempo perso
Delle occasioni mancate, delle avventure che avrai
Delle distrazioni inevitabili, della rabbia che verrà.
Amami ancora, amami adesso
Amami sempre anche solo con lo sguardo
Con un sospiro, un sorriso, uno sbadiglio
Con una gioia che abbatta questa terribile tristezza
Che mi riempia lo stomaco di nutrimento
Che mi stordisca di rumori e odori e volti.
Che ci illuda che sapremo fare fronte alla paura
Con la nostra inadeguatezza comune
E vincere, e vivere, insieme.
Ginevra Chemola
dipinto: Franz von Lenbach
mercoledì 29 giugno 2016
FORSE ATTENDO INVANO....
Forse attendo invano,
ma spero in un...
“mi manchi”
che mi accarezzi l’anima.
(Gustave Flaubert)
dipinto: Andrzej Malinowski
ma spero in un...
“mi manchi”
che mi accarezzi l’anima.
(Gustave Flaubert)
dipinto: Andrzej Malinowski
I MIEI AMORI.....
I miei amori cominciano nei tempi futuri.
I miei amori non sono mai esistiti,
perché loro non ne sapevano niente....
Oppure non sapevo niente io, e ci siamo amati in silenzio
e in tempi diversi.
Alda Merini
dipinto: Amedeo Modigliani
I miei amori non sono mai esistiti,
perché loro non ne sapevano niente....
Oppure non sapevo niente io, e ci siamo amati in silenzio
e in tempi diversi.
Alda Merini
dipinto: Amedeo Modigliani
LA TRISTEZZA....
Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia. ...
KAHLIL GIBRAN
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia. ...
KAHLIL GIBRAN
dipinto: Tamara De Lempicka
RICOMINCERO' UN' ALTRA VOLTA
Lo farò.
Ricomincerò un’altra volta,
raccoglierò le parti di anima che mi sono rimaste
e ripartirò da capo.
Come di solito fanno tutte le donne
che hanno l’abitudine di ragionare col cuore....
Domani però.
Perché oggi ho bisogno di piangere ancora un po’.
-Paola Felice-
dipinto: Giuseppe De Nittis
Ricomincerò un’altra volta,
raccoglierò le parti di anima che mi sono rimaste
e ripartirò da capo.
Come di solito fanno tutte le donne
che hanno l’abitudine di ragionare col cuore....
Domani però.
Perché oggi ho bisogno di piangere ancora un po’.
-Paola Felice-
dipinto: Giuseppe De Nittis
QUELLE COME ME.....
"Quelle come me quando amano, amano per sempre…
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…"
...
Alda Merini
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono
inermi nelle mani della vita…"
...
Alda Merini
dipinto: Steve Hanks,
TU ERI LA LUCE....
Tu eri la luce che entrava tra la fessure dei miei ieri
e non ti afferravo.
Mille petali aveva il tuo sorriso. Aveva mille arcobaleni
il volto delle cose ancora senza nome.
tu c’eri da quando c’ero anch’io senza ch’io sapevo,...
senza che tu sapevi.
- ti ho baciato con le labbra del mio pensiero-
Anileda Xeka
e non ti afferravo.
Mille petali aveva il tuo sorriso. Aveva mille arcobaleni
il volto delle cose ancora senza nome.
tu c’eri da quando c’ero anch’io senza ch’io sapevo,...
senza che tu sapevi.
- ti ho baciato con le labbra del mio pensiero-
Anileda Xeka
Ignat Ignatov, 1978 bulgarian-born, american painter
TI CERCO A VOLTE.....
Ti cerco a volte nel silenzio della vita,
quando senza saperlo mi piovi pensieri e sogni,
ti cerco a volte in luoghi mai abitati...
che hanno di te l’odore che saprei.
Ti cerco a volte nei giorni mai accaduti
e bacio di te gli attimi che non ho incontrato,
in quel tempo in cui abitavamo altro tempo
e altri luoghi dentro.
Così ti cerco ancora nel silenzio della vita,
quando senza saperlo mi piovi pensieri e sogni.
Stefania Lastoria
quando senza saperlo mi piovi pensieri e sogni,
ti cerco a volte in luoghi mai abitati...
che hanno di te l’odore che saprei.
Ti cerco a volte nei giorni mai accaduti
e bacio di te gli attimi che non ho incontrato,
in quel tempo in cui abitavamo altro tempo
e altri luoghi dentro.
Così ti cerco ancora nel silenzio della vita,
quando senza saperlo mi piovi pensieri e sogni.
Stefania Lastoria
dipinto: John William Waterhouse
martedì 28 giugno 2016
TE NE SEI ANDATO.....
Hai sbattuto la porta
senza dire perché.
Forse...
non lo saprò mai
non ritornerai indietro
a spiegarmelo.
Io dietro la porta chiusa
alle tue spalle
nella stanza vuota
sento questo vuoto
che mi stringe alla gola
mi soffoca
il pianto.
Donatella Bisutti
dipinto: Francine Van Hove
senza dire perché.
Forse...
non lo saprò mai
non ritornerai indietro
a spiegarmelo.
Io dietro la porta chiusa
alle tue spalle
nella stanza vuota
sento questo vuoto
che mi stringe alla gola
mi soffoca
il pianto.
Donatella Bisutti
dipinto: Francine Van Hove
IL TUO SENO......
Il tuo seno mi riempie giusto il cavo della mano
oggi ho le dita tagliate e piene di schegge di legno
e c’è un complimento che mi spaventa
e non posso dirti: il tuo corpo ha
la forma del mio dolore....
Francesco Tomada
oggi ho le dita tagliate e piene di schegge di legno
e c’è un complimento che mi spaventa
e non posso dirti: il tuo corpo ha
la forma del mio dolore....
Francesco Tomada
dipinto: Emile Vernon (1872-1919)
ANCHE SE.....
Anche se tu qui non sei
i miei occhi di te, di tutto
sono pieni.
Miguel Hernandez
dipinto: Guillaume Seignac (1870-1924)
i miei occhi di te, di tutto
sono pieni.
Miguel Hernandez
dipinto: Guillaume Seignac (1870-1924)
lunedì 27 giugno 2016
UN SOGNO. ECCO COSA SEI TU PER ME...
Un sogno.
ecco cosa sei tu per me.
sei un sogno.
sei il mio più bel sogno.
dal momento in cui ho posato per la prima volta il mio sguardo su di te, ...
mi sono innamorata di te,
del tuo sguardo,
dei tuoi occhi in cui mi perderei.
delle tue braccia,
che miliardi di volte da 2 mesi a oggi,
ho desiderato che mi cingessero
in un tenero abbraccio da cui non mi staccherei mai.
ogni volta che vai via trattengo il respiro
fino a quando non ti rivedrò perchè sei diventato il mio ossigeno,
la mia sorgente di vita.
forse questa è solo una stupida e infantile cotta impossibile,
ma è la più grande cotta che io abbia mai avuto.
da giorni e mesi spero che il mio sogno si avveri.
e in questo caso il mio sogno sei tu.
ti adoro.
ti adoro senza conoscerti,
senza averti mai parlato per più di 30 minuti di seguito.
non potrò mai dimenticare questi 2 mesi che abbiamo passato insieme.
magari tu non ti sei nemmeno accorto che c'ero anch'io,
ma credimi, io mi sono accorta che c'eri, forse troppo.
e non ti dimenticherò mai.
ancora adesso spero che tra di noi possa nascere qualcosa.
Lo spero veramente.
lo spero con tutta me stessa.
da quando ti ho visto quella prima volta,
vivo di gesti e azioni che mi hai regalato
e magari non te ne sei nemmeno accorto.
spero invece che tu te ne sia accorto
almeno la metà di quanto me ne sono accorta io.
lo spero veramente.
non voglio che adesso finisca tutto quanto così!
ti chiedi cosa sia tutto quanto?
è un qualcosa di cui tu ignori l'esistenza,
ma che a me ha dato e dà tuttora felicità
e tristezza e speranza e dolore,
ma che soprattutto mi fa sognare
e mi da la voglia di alzarmi tutte le mattine.
Sibilla Aleramo
ecco cosa sei tu per me.
sei un sogno.
sei il mio più bel sogno.
dal momento in cui ho posato per la prima volta il mio sguardo su di te, ...
mi sono innamorata di te,
del tuo sguardo,
dei tuoi occhi in cui mi perderei.
delle tue braccia,
che miliardi di volte da 2 mesi a oggi,
ho desiderato che mi cingessero
in un tenero abbraccio da cui non mi staccherei mai.
ogni volta che vai via trattengo il respiro
fino a quando non ti rivedrò perchè sei diventato il mio ossigeno,
la mia sorgente di vita.
forse questa è solo una stupida e infantile cotta impossibile,
ma è la più grande cotta che io abbia mai avuto.
da giorni e mesi spero che il mio sogno si avveri.
e in questo caso il mio sogno sei tu.
ti adoro.
ti adoro senza conoscerti,
senza averti mai parlato per più di 30 minuti di seguito.
non potrò mai dimenticare questi 2 mesi che abbiamo passato insieme.
magari tu non ti sei nemmeno accorto che c'ero anch'io,
ma credimi, io mi sono accorta che c'eri, forse troppo.
e non ti dimenticherò mai.
ancora adesso spero che tra di noi possa nascere qualcosa.
Lo spero veramente.
lo spero con tutta me stessa.
da quando ti ho visto quella prima volta,
vivo di gesti e azioni che mi hai regalato
e magari non te ne sei nemmeno accorto.
spero invece che tu te ne sia accorto
almeno la metà di quanto me ne sono accorta io.
lo spero veramente.
non voglio che adesso finisca tutto quanto così!
ti chiedi cosa sia tutto quanto?
è un qualcosa di cui tu ignori l'esistenza,
ma che a me ha dato e dà tuttora felicità
e tristezza e speranza e dolore,
ma che soprattutto mi fa sognare
e mi da la voglia di alzarmi tutte le mattine.
Sibilla Aleramo
dipinto: Leopold Schmutzler (1864-1941)
MI MANCHI.....
Silenziosa, svettante
la luce del primo autunno
ha brillato fuori dalla finestra.
Mi manchi......
Ryszard Krynicki
la luce del primo autunno
ha brillato fuori dalla finestra.
Mi manchi......
Ryszard Krynicki
Harry Holland, 1941 scottish painter
RIDE....
Ride delle cicatrici d'amore,
chi non ha mai provato una ferita.
W. Shakespeare
dipinto: Kamille Corry
chi non ha mai provato una ferita.
W. Shakespeare
dipinto: Kamille Corry
domenica 26 giugno 2016
INCONTRARSI. SFIORARSI.......
Incontrarsi. Sfiorarsi.
Ma non è possibile dipanare
il groviglio delle nostre vite, ...
inventarne un’altra solo per noi due.
Mi accontento di questo:
darti appuntamento nell’aria,
farti sedere accanto a me sullo scoglio,
anche se non ci sei.
(Sylvia Plath)
Ma non è possibile dipanare
il groviglio delle nostre vite, ...
inventarne un’altra solo per noi due.
Mi accontento di questo:
darti appuntamento nell’aria,
farti sedere accanto a me sullo scoglio,
anche se non ci sei.
(Sylvia Plath)
Yvonne Jeanette Karlsen, 1966 Norwegian painter
TI ASPETTO INVANO PER ORE....
Ti aspetto invano per ore
senza trovarlo poco dignitoso.
Faccio ipotesi complesse
per spiegare la tua assenza,
come se non fosse ovvia....
Accetto di bere litri di solitudine e angoscia
Per poter assaggiare una goccia
del tuo miele annacquato.
Ho l’abitudine di perdonare chi mi uccide
Sapendo che questo
Non ha niente a che vedere con la santità.
Sapendo che questo è solo l’amore
Che si prende gioco di me
Come un bambino sporco e maleducato
Che si dondola sui rami del mio dolore,
mi lancia sassi e scappa ridendo,
E mi fissa con occhi così enormi
E così tiranni.
Silvia 77
senza trovarlo poco dignitoso.
Faccio ipotesi complesse
per spiegare la tua assenza,
come se non fosse ovvia....
Accetto di bere litri di solitudine e angoscia
Per poter assaggiare una goccia
del tuo miele annacquato.
Ho l’abitudine di perdonare chi mi uccide
Sapendo che questo
Non ha niente a che vedere con la santità.
Sapendo che questo è solo l’amore
Che si prende gioco di me
Come un bambino sporco e maleducato
Che si dondola sui rami del mio dolore,
mi lancia sassi e scappa ridendo,
E mi fissa con occhi così enormi
E così tiranni.
Silvia 77
dipinto: Cayetano Arquer Buigas
ESTASI.....
Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Al di sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,...
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stessi, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci ricongiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.
Carol Ann Duffy
Fernando Amorsolo (1892-1972) Philipine painter
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Al di sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,...
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stessi, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci ricongiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.
Carol Ann Duffy
Fernando Amorsolo (1892-1972) Philipine painter
sabato 25 giugno 2016
VORREI TROVARTI.....
Vorrei trovarti per non lasciarti andare
vestire di calore i miei freddi momenti
Sciogliere il ghiaccio di questa lunga attesa.
Vorrei insieme arrivare al tramonto...
a quella linea che confina con l’orizzonte
dove l’universo ci accoglierà come delle stelle
Dove tutto inizia e nulla ha fine
dove noi facciamo l’immenso
dove l’immenso siamo noi.
Vorrei trovarti per trovare me
per non perdermi nel vuoto
nella incompletezza, della quotidianità
Vorrei trovare te per ritrovarmi
per sentire la vita scorrere
per sentirmi viva dentro di te…
Silvana Stremiz da “Sospiri condivisi”
vestire di calore i miei freddi momenti
Sciogliere il ghiaccio di questa lunga attesa.
Vorrei insieme arrivare al tramonto...
a quella linea che confina con l’orizzonte
dove l’universo ci accoglierà come delle stelle
Dove tutto inizia e nulla ha fine
dove noi facciamo l’immenso
dove l’immenso siamo noi.
Vorrei trovarti per trovare me
per non perdermi nel vuoto
nella incompletezza, della quotidianità
Vorrei trovare te per ritrovarmi
per sentire la vita scorrere
per sentirmi viva dentro di te…
Silvana Stremiz da “Sospiri condivisi”
dipinto: Jeremy Lipking
SENTO I TUOI PASSI.....
Sento i tuoi passi nella sala,
sento in ogni nervo i tuoi rapidi passi
che nessuno nota altrimenti.
Intorno a me soffia un vento di fuoco.
Sento i tuoi passi, i tuoi amati passi,...
e l’anima fa male.
Cammini lontano nella sala,
ma l’aria ondeggia dei tuoi passi
e canta come canta il mare.
Ascolto, prigioniera dell’oppressione che consuma.
Nel ritmo del tuo ritmo, nel tempo del tuo tempo
batte il mio polso nella fame.
Karin Boye
sento in ogni nervo i tuoi rapidi passi
che nessuno nota altrimenti.
Intorno a me soffia un vento di fuoco.
Sento i tuoi passi, i tuoi amati passi,...
e l’anima fa male.
Cammini lontano nella sala,
ma l’aria ondeggia dei tuoi passi
e canta come canta il mare.
Ascolto, prigioniera dell’oppressione che consuma.
Nel ritmo del tuo ritmo, nel tempo del tuo tempo
batte il mio polso nella fame.
Karin Boye
dipinto: Anders Zorn - "The chamber door"
IO CI SONO...
Si sta facendo sempre più tardi
...e direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare.
Tu non sapevi come cominciare.
A volte ci si sente a disagio, specie se sappiamo già come andrà a finire......
E noi sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire.
Non
importa, fa lo stesso: in fondo anche tu amavi le fessure fra le cose,
ma poi hai scelto il pieno, e forse hai fatto bene, perchè è una forma
di salvezza, o comunque di accettazione di ciò che tutti siamo.
Io ci sono senza che tu abbia bisogno di essere con me.
Le persone sono lontane quando ci stanno accanto,
figurarsi quando sono lontane davvero.
Antonio Tabucchi
...e direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare.
Tu non sapevi come cominciare.
A volte ci si sente a disagio, specie se sappiamo già come andrà a finire......
E noi sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire.
Non
importa, fa lo stesso: in fondo anche tu amavi le fessure fra le cose,
ma poi hai scelto il pieno, e forse hai fatto bene, perchè è una forma
di salvezza, o comunque di accettazione di ciò che tutti siamo.
Io ci sono senza che tu abbia bisogno di essere con me.
Le persone sono lontane quando ci stanno accanto,
figurarsi quando sono lontane davvero.
Antonio Tabucchi
dipinto: Gianni Strino
IL PECCATO.....
Ho peccato, un peccato tutto riempito di piacere
avvolta in un abbraccio, caldo e ardente,
ho peccato tra due braccia...
che erano piene di vita, virile, violente.
Nel luogo debole e silenzioso dell’isolamento
ho guardato nei suoi occhi che erano pieni di mistero
il mio cuore ha palpitato nel mio petto anche troppo fremente
per il desiderio che ardeva nei suoi occhi.
Nel luogo debole e silenzioso dell’isolamento
come mi sono seduta accanto a lui tutto l’interno in agitazione
le sue labbra si sono posate sulle mie labbra
ed io ho lasciato cadere i dispiaceri del mio cuore.
Ho sussurrato nel suo orecchio queste parole di amore:
Ti voglio, amico della mia anima
voglio che tu mi stringa tra le tue braccia
voglio che tu ti stringa a me, che sono folle damore per te.
Il desiderio è sgorgato nei suoi occhi
come del vino rosso sgorgato da una coppa
il mio corpo ha volato sopra al suo
nella morbidezza del letto soffice.
Ho peccato, un peccato tutto riempito di piacere
accanto a un corpo ora debole e languido,
sono consapevole di quello che ho fatto
nel luogo indistinto e silenzioso dell’isolamento.
Forough Farrokhzad
PABLO PICASSO -"Lovers"
avvolta in un abbraccio, caldo e ardente,
ho peccato tra due braccia...
che erano piene di vita, virile, violente.
Nel luogo debole e silenzioso dell’isolamento
ho guardato nei suoi occhi che erano pieni di mistero
il mio cuore ha palpitato nel mio petto anche troppo fremente
per il desiderio che ardeva nei suoi occhi.
Nel luogo debole e silenzioso dell’isolamento
come mi sono seduta accanto a lui tutto l’interno in agitazione
le sue labbra si sono posate sulle mie labbra
ed io ho lasciato cadere i dispiaceri del mio cuore.
Ho sussurrato nel suo orecchio queste parole di amore:
Ti voglio, amico della mia anima
voglio che tu mi stringa tra le tue braccia
voglio che tu ti stringa a me, che sono folle damore per te.
Il desiderio è sgorgato nei suoi occhi
come del vino rosso sgorgato da una coppa
il mio corpo ha volato sopra al suo
nella morbidezza del letto soffice.
Ho peccato, un peccato tutto riempito di piacere
accanto a un corpo ora debole e languido,
sono consapevole di quello che ho fatto
nel luogo indistinto e silenzioso dell’isolamento.
Forough Farrokhzad
PABLO PICASSO -"Lovers"
venerdì 24 giugno 2016
HO DEBOLEZZE ELEGANTI....
Sono una donna felice,
come lo dovrebbe essere
qualunque donna
al riverbero di questa età luminosa.
Ho debolezze eleganti,...
e cicatrici charmantes.
Non ho più illusioni sulla nobiltà
delle persone,
e per questo sò apprezzare
la loro inestimabile arte
di convivere con le proprie
imperfezioni.
Sono clemente,
alla fine,
con me stessa e con gli altri.
Così sono pronta ad invecchiare,
ripromettendomi di farlo
negli eccessi e nelle sciocchezze.
Se l'età adulta
ti ha dato quello che volevi,
la vecchiaia
dev'essere una sorta
di seconda infanzia
in cui torni a giocare,
e non c'è più nessuno
che ti può dire di smettere.
Alessandro Baricco
come lo dovrebbe essere
qualunque donna
al riverbero di questa età luminosa.
Ho debolezze eleganti,...
e cicatrici charmantes.
Non ho più illusioni sulla nobiltà
delle persone,
e per questo sò apprezzare
la loro inestimabile arte
di convivere con le proprie
imperfezioni.
Sono clemente,
alla fine,
con me stessa e con gli altri.
Così sono pronta ad invecchiare,
ripromettendomi di farlo
negli eccessi e nelle sciocchezze.
Se l'età adulta
ti ha dato quello che volevi,
la vecchiaia
dev'essere una sorta
di seconda infanzia
in cui torni a giocare,
e non c'è più nessuno
che ti può dire di smettere.
Alessandro Baricco
dipinto: Jaroslav Veris (1900-1983)
LASCIO.....
Lascio la casa bianca e il muto giardino.
Deserta e luminosa mi sarà la vita.
Nessuna donna saprà cullarti
come io ti celebro nei miei versi:
non scordare la tua cara amica...
nell’Eden che hai creato per i suoi occhi,
per me che spaccio una merce rarissima
e vendo il tuo tenerissimo amore.
Anna Achmatova
Deserta e luminosa mi sarà la vita.
Nessuna donna saprà cullarti
come io ti celebro nei miei versi:
non scordare la tua cara amica...
nell’Eden che hai creato per i suoi occhi,
per me che spaccio una merce rarissima
e vendo il tuo tenerissimo amore.
Anna Achmatova
Vicente Romero Redondo, 1963 spanish figurative painter
CERCAVI....
Cercavi un fiore e hai trovato un frutto.
Cercavi una sorgente e hai trovato un mare.
Cercavi una donna e hai trovato un'anima
Edith Sodergran
drawing: Bruno Di Maio
Cercavi una sorgente e hai trovato un mare.
Cercavi una donna e hai trovato un'anima
Edith Sodergran
giovedì 23 giugno 2016
SONO STATA LA TUA INSONNIA....
Non ho chiuso le tendine,
guarda dritto nella stanza.
Perché non puoi fuggire
oggi sono così allegra.
Dimmi pure svergognata,...
scagliami i tuoi sarcasmi:
sono stata la tua insonnia,
la tua angoscia sono stata.
(Anna Andreevna Achmatova)
guarda dritto nella stanza.
Perché non puoi fuggire
oggi sono così allegra.
Dimmi pure svergognata,...
scagliami i tuoi sarcasmi:
sono stata la tua insonnia,
la tua angoscia sono stata.
(Anna Andreevna Achmatova)
dipinto: Pierre Bonnard (1867-1947)
SENZA TEMPO.....
Tu sei 'na donna senza tempo, senza
n'età precisa in anni giorni e ore...
Signora sei, tra tutte le signore,
ma c'hai de 'na bambina l'innocenza.
Matura de saggezza e de sapienza,
ma fresca come ragazzetta in fiore.
Sei pura, ma Maestra, nell'Amore
e Donna, Donna in tutta la tua essenza.
Pe' me nun sei passato né futuro:
ce sarai sempre e ce sei sempre stata
ogni attimo infinito e duraturo.
Sei fuori in ogni dove e sei all'interno
de' 'st'anima scovorta e tormentata
che sta a provà pe' te 'n amore eterno.
- Vittorio Xlater
dipinto: Fernand Toussaint
n'età precisa in anni giorni e ore...
Signora sei, tra tutte le signore,
ma c'hai de 'na bambina l'innocenza.
Matura de saggezza e de sapienza,
ma fresca come ragazzetta in fiore.
Sei pura, ma Maestra, nell'Amore
e Donna, Donna in tutta la tua essenza.
Pe' me nun sei passato né futuro:
ce sarai sempre e ce sei sempre stata
ogni attimo infinito e duraturo.
Sei fuori in ogni dove e sei all'interno
de' 'st'anima scovorta e tormentata
che sta a provà pe' te 'n amore eterno.
- Vittorio Xlater
dipinto: Fernand Toussaint
MI MANCHI....
“Mi manchi”. Penso sia questa la frase più bella che ci si possa sentir dire.
Perché il “ti amo” implica un’univocità.
Io amo te. Punto. Te lo dico. Ora lo sai.
Ti puoi intenerire, ma anche preoccupare,
o infastidire, o rattristare perché tu non lo provi.
Ma il “mi manchi” significa che hai lasciato un vuoto
nella persona che te lo dice.
E tu, solo tu, puoi riempire quel vuoto.
Come un pezzo di puzzle.
L’incastro perfetto che nessun altro può essere.
“Mi manchi” è come
“Per essere me interamente, ho bisogno che ci sia anche tu”
— (O.Mantovani)
drawing: Bryce Cameron Liston
Perché il “ti amo” implica un’univocità.
Io amo te. Punto. Te lo dico. Ora lo sai.
Ti puoi intenerire, ma anche preoccupare,
o infastidire, o rattristare perché tu non lo provi.
Ma il “mi manchi” significa che hai lasciato un vuoto
nella persona che te lo dice.
E tu, solo tu, puoi riempire quel vuoto.
Come un pezzo di puzzle.
L’incastro perfetto che nessun altro può essere.
“Mi manchi” è come
“Per essere me interamente, ho bisogno che ci sia anche tu”
— (O.Mantovani)
drawing: Bryce Cameron Liston
MA SOLO PENSARE A TE......
Ma solo pensare a te.
Non è una figura che viene
una nitida traccia.
È come cadere in un posto
con un po' di dolore....
Mariangela Gualtieri
Non è una figura che viene
una nitida traccia.
È come cadere in un posto
con un po' di dolore....
Mariangela Gualtieri
dipinto: Viktor Sheleg, 1962 russian abstract painter
DEDICA....
La vita
sarebbe
forse più facile
se io
non ti avessi mai incontrato....
Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.
E anche poco
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
vuole l’impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile
resta turbata
e respira a fatica.
La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrato.
Soltanto
non sarebbe
la mia vita.
Erich Fried
sarebbe
forse più facile
se io
non ti avessi mai incontrato....
Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.
E anche poco
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
vuole l’impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile
resta turbata
e respira a fatica.
La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrato.
Soltanto
non sarebbe
la mia vita.
Erich Fried
dipinto: Guillaume Seignac,
QUI.....
Qualcosa qui non comincia
alla solita ora.
qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era...
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci...
Wislawa Szymborska
alla solita ora.
qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno, c'era...
poi d'un tratto è scomparso
e si ostina a non esserci...
Wislawa Szymborska
dipinto: Paul Laurenzi
mercoledì 22 giugno 2016
ISTINTO FEMMINA E MASCHIO CHE SI FONDE.....
Lontani dalle abitudini
ci bastava un attimo, un lampo,
uno sguardo, per salire dalla terra al cielo
e viceversa: un’andata e ritorno
che era ritmo, sudore e forse amore....
Oggi sono lunghe le pause
e le abitudini una tentazione,
ma il fuoco arde ancora,
sebbene si sia sopito molte volte,
come fiamma che cova e rinasce
e talvolta sconvolge e sorprende
per le altezze infinite che raggiunge.
Non ci è dato sapere se sia amore
questa attrazione a volte troppo forte,
ma è certo corpo, pelle, sangue,
intimità profonda, comprensione.
Istinto femmina e maschio che si fonde
E, soprattutto, l'assenza di parole.
Abner Rossi
ci bastava un attimo, un lampo,
uno sguardo, per salire dalla terra al cielo
e viceversa: un’andata e ritorno
che era ritmo, sudore e forse amore....
Oggi sono lunghe le pause
e le abitudini una tentazione,
ma il fuoco arde ancora,
sebbene si sia sopito molte volte,
come fiamma che cova e rinasce
e talvolta sconvolge e sorprende
per le altezze infinite che raggiunge.
Non ci è dato sapere se sia amore
questa attrazione a volte troppo forte,
ma è certo corpo, pelle, sangue,
intimità profonda, comprensione.
Istinto femmina e maschio che si fonde
E, soprattutto, l'assenza di parole.
Abner Rossi
dipinto: Salvatore Malvasi
MANEGGIALO CON CURA, IL MIO AMORE.....
"Non dimenticartelo, a non lasciarlo chissà dove.
Maneggialo con cura, il mio amore,
quando lo porti in giro:
bada a non urtare gli spigoli,
proteggilo dalle chiacchiere indiscrete.
Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre,
il mio cuore ti appartiene,
e la mia anima è ovunque tu sia."
...
Aldo Cazzullo
Ricordati che il mio pensiero ti segue sempre,
il mio cuore ti appartiene,
e la mia anima è ovunque tu sia."
...
Aldo Cazzullo
dipinto: Charles Emile Homung (1883-1956)
martedì 21 giugno 2016
IO PRONUNCIO IL TUO NOME....
Io pronuncio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle...
e più dolente della mite pioggia.
Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna.
Federico García Lorca
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle...
e più dolente della mite pioggia.
Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna.
Federico García Lorca
dipinto: Jean-Pierre Leclerq
LE CILIEGE....
Si è diretta verso di lui
per offrirgli
i suoi pori
e le sue unghie
decorate da ciliegie...
che ha divorato
avidamente.
Se ne è andata
con il cestino del suo cuore
svuotato.
Maram al-Masri
per offrirgli
i suoi pori
e le sue unghie
decorate da ciliegie...
che ha divorato
avidamente.
Se ne è andata
con il cestino del suo cuore
svuotato.
Maram al-Masri
dipinto: Alfredo Protti (1889-1949) - "Le ciliegie" 1930
L'AMORE, COS'E' ?......
“L’amore è un fumo che nasce dalla nebbia dei sospiri;
se purificato, è un fuoco, che guizza negli occhi degli amanti
se agitato, è un mare che si nutre delle loro lacrime…
ma che altro può essere?
pazzia discreta,...
soffocante amarezza e
dolcezza che alla fine ti salva.”
(William Shakespeare)
se purificato, è un fuoco, che guizza negli occhi degli amanti
se agitato, è un mare che si nutre delle loro lacrime…
ma che altro può essere?
pazzia discreta,...
soffocante amarezza e
dolcezza che alla fine ti salva.”
(William Shakespeare)
OGGI CHE T'ASPETTAVO...
Oggi che t'aspettavo
non sei venuta
e la tua assenza so quel che mi dice ...
la tua assenza che tumultuava
nel vuoto che hai lasciato
come una stella
dice che non vuoi amarmi
quale un estivo temporale s'annuncia
e poi s'allontana
così ti sei negata alla mia sete
l'amore sul nascere
ha di questi improvvisi pentimenti
silenziosamente ci siamo intesi
amore, amore
come sempre
vorrei coprirti di fiori
e d'insulti.
Vincenzo Cardarelli
Street Art
non sei venuta
e la tua assenza so quel che mi dice ...
la tua assenza che tumultuava
nel vuoto che hai lasciato
come una stella
dice che non vuoi amarmi
quale un estivo temporale s'annuncia
e poi s'allontana
così ti sei negata alla mia sete
l'amore sul nascere
ha di questi improvvisi pentimenti
silenziosamente ci siamo intesi
amore, amore
come sempre
vorrei coprirti di fiori
e d'insulti.
Vincenzo Cardarelli
Street Art
lunedì 20 giugno 2016
NON HO QUIETE....
Non ho quiete, non ho pianto leggero,
non ho quella dischiusa meraviglia
che chiama fiore, non ho tempo
di decifrare gli aridi messaggi
del mio tempo dannato, mi arridosso...
al mio muro di futile speranza,
arrossendo se mai tu mi perdoni.
Alda Merini
non ho quella dischiusa meraviglia
che chiama fiore, non ho tempo
di decifrare gli aridi messaggi
del mio tempo dannato, mi arridosso...
al mio muro di futile speranza,
arrossendo se mai tu mi perdoni.
Alda Merini
dipinto: Mark Eliot Lovett
FATE PIANO....
Fate piano si è addormentata
la televisione se l’è cullata
fate piano non sia svegliata...
la televisione se l’è cullata
fate piano non sia svegliata...
sta sognando di essere amata.
Vivian Lamarque

dipinto: Frederic Leighton
QUALE DELITTO........
Che
meraviglioso delitto
ho commesso?
Ho goduto...
di un corpo
che mi ha donato
un fiume inebriante
e una ribellione di vita.
Maram al-Masri
meraviglioso delitto
ho commesso?
Ho goduto...
di un corpo
che mi ha donato
un fiume inebriante
e una ribellione di vita.
Maram al-Masri
Soledad Fernandez, 1949 spanish figurative painter
LEI....
”… aveva su di me l’effetto di una musica.
Mi entrava nel cervello.
Non solo facevo quello che lei voleva,
ma arrivavo a perdere di vista il punto
dove finivano i miei desideri e cominciavano i suoi”
(Michael Cunningham – Una casa alla fine del mondo)
dipinto: LU JIANJUN
Mi entrava nel cervello.
Non solo facevo quello che lei voleva,
ma arrivavo a perdere di vista il punto
dove finivano i miei desideri e cominciavano i suoi”
(Michael Cunningham – Una casa alla fine del mondo)

dipinto: LU JIANJUN
domenica 19 giugno 2016
QUANDO SOLLEVAI I MIEI OCCHI.....
L'amore seppe allora di chiamarsi amore.
E quando sollevai i miei occhi al tuo nome
il tuo cuore, d'improvviso, dispose la mia strada....
(Pablo Neruda)
E quando sollevai i miei occhi al tuo nome
il tuo cuore, d'improvviso, dispose la mia strada....
(Pablo Neruda)
dipinto: Carrie Vielle
Sonetto XLVII
Dietro di me sul ramo voglio vederti.
A poco a poco ti trasformasti in frutto.
Non ti costò salir dalle radici...
cantando con la tua sillaba di linfa.
E qui sarai dapprima in fior fragrante,
nella statua d'un bacio trasformata,
fino a che sole e terra, sangue e cielo,
ti daran la delizia e la dolcezza.
Vedrò sul ramo la tua capigliatura,
il tuo segno che matura nel fogliame,
che avvicina le foglie alla mia sete,
la mia bocca empirà la tua sostanza,
il bacio che ascese dalla terra
col tuo sangue di frutto innamorato.
Pablo Neruda
dipinto: LUI LIU
sabato 18 giugno 2016
L'AMORE INSENSATO.....
L’amore insensato che provo per lui
rimane per me un insondabile mistero.
Non so perché lo amassi al punto
di voler morire della sua morte.
Ero lontana da lui da dieci anni...
quando è successo
e pensavo a lui solo di rado
Come se lo amassi per sempre
e niente di nuovo
potesse succedere a questo amore
.
Avevo dimenticato la morte..
( Marguerite Duras )
rimane per me un insondabile mistero.
Non so perché lo amassi al punto
di voler morire della sua morte.
Ero lontana da lui da dieci anni...
quando è successo
e pensavo a lui solo di rado
Come se lo amassi per sempre
e niente di nuovo
potesse succedere a questo amore
.
Avevo dimenticato la morte..
( Marguerite Duras )
dipinto: Yarek Godfrey
LA CANZONE DEL CARCERIERE....
Dove vai bel carceriere
Con quella chiave macchiata di sangue
Vado a liberare la mia amata
Se sono ancora in tempo...
L'avevo chiusa dentro
Teneramente crudelmente
Nella cella del mio desiderio
Nel più profondo del mio tormento
Nelle menzogne dell'avvenire
Nelle sciocchezze del giuramento
Voglio liberarla
Voglio che sia libera
E anche di dimenticarmi
E anche di lasciarmi
E anche di tornare
E di amarmi ancora
O di amare un altro
Se un giorno le va a genio
E se resto solo
E lei sarà andata via
Io serberò soltanto
Serberò tuttavia
Nel cavo delle mani
Fino alle ultime mie ore
La dolcezza dei suoi seni plasmati dall'amore.
Jacques Prevert
dipinto: Andrew Buryak
Con quella chiave macchiata di sangue
Vado a liberare la mia amata
Se sono ancora in tempo...
L'avevo chiusa dentro
Teneramente crudelmente
Nella cella del mio desiderio
Nel più profondo del mio tormento
Nelle menzogne dell'avvenire
Nelle sciocchezze del giuramento
Voglio liberarla
Voglio che sia libera
E anche di dimenticarmi
E anche di lasciarmi
E anche di tornare
E di amarmi ancora
O di amare un altro
Se un giorno le va a genio
E se resto solo
E lei sarà andata via
Io serberò soltanto
Serberò tuttavia
Nel cavo delle mani
Fino alle ultime mie ore
La dolcezza dei suoi seni plasmati dall'amore.
Jacques Prevert
dipinto: Andrew Buryak
IL TUO SILENZIO.....
Il tuo silenzio
dici
è pieno di me.
così so...
come si sentono i morti
pensati dai vivi.
Michele Mati
dici
è pieno di me.
così so...
come si sentono i morti
pensati dai vivi.
Michele Mati
dipinto: Terje Adler Mork, 1949 Norwegian figurative painter
STASERA STRINGIMI.....
Stasera stringimi
non per il freddo, non per morsi di solitudine,
abbracciami e basta, senza dire niente
senza sciupare il bisogno di sognare,
tu avvicinati e abbracciami....
Sarà come catturare stelle
ai piedi del cedro
o correre sui fili di un ricordo
che potremmo costruire ora
da ricordare, di noi, in un giorno lontano
di quel bisogno che avevamo
di essere odore, mani, labbra e tenerezza
per i nostri timidi peccati.
Ma se tu ora non mi abbracci
e non mi scaldi
cosa ricorderò io di noi,
domani?
Beatrice Niccolai
non per il freddo, non per morsi di solitudine,
abbracciami e basta, senza dire niente
senza sciupare il bisogno di sognare,
tu avvicinati e abbracciami....
Sarà come catturare stelle
ai piedi del cedro
o correre sui fili di un ricordo
che potremmo costruire ora
da ricordare, di noi, in un giorno lontano
di quel bisogno che avevamo
di essere odore, mani, labbra e tenerezza
per i nostri timidi peccati.
Ma se tu ora non mi abbracci
e non mi scaldi
cosa ricorderò io di noi,
domani?
Beatrice Niccolai
dipinto: Gustav Klimt - The kiss
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