mercoledì 7 luglio 2021

CANZONE DEL MASCHIO E DELLA FEMMINA

 Il frutto dei secoli

che spreme il suo succo
nelle nostre vene.
La mia anima che si diffonde nella tua carne distesa
per uscire migliore da te,
il cuore che si diffonde
stirandosi come una pantera,
e la mia vita, sbriciolata, che si annoda
a te come la luce alle stelle!
Mi ricevi
come al vento la vela
Ti ricevo
come il solco il seme.
Addormentati su i miei dolori
se i miei dolori non ti bruciano,
Aggrappati alle mie ali
forse le mie ali ti innalzeranno,
dirigi i miei desideri,
forse ti duole la loro lotta.
Tu sei l'unica che posseggo
da quando persi la mia tristezza!
Lacerami come una spada
o sentimi come un'antenna!
Baciami,
Mordimi,
Incendiami
che io vengo alla terra
solo per il naufragio dei miei occhi di maschio
nell'acqua infinita dei tuoi occhi di femmina!

(Pablo Neruda)


Bruno di Maio


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