martedì 31 agosto 2021

E POI MORIRE...

 Vorrei poter soffocare

nella stretta delle tue braccia
nell'amore ardente del tuo corpo
sul tuo volto, sulle tue membra struggenti
nel deliquio dei tuoi occhi profondi
perduti nel mio amore,
quest'acredine arida
che mi tormenta.
Ardere confuso in te disperatamente
quest'insaziabilità della mia anima
già stanca di tutte le cose
prima ancor di conoscerle
ed ora tanto esasperata
dal mutismo del mondo
implacabile a tutti i miei sogni
e dalla sua atrocità tranquilla
che mi grava terribile
e noncurante
e nemmeno più mi concede
la pacatezza del tedio
ma mi strazia tormentosamente
e mi pungola atroce,
senza lasciarmi urlare,
sconvolgendomi il sangue
soffocandomi atroce
in un silenzio che è uno spasimo
in un silenzio fremente.
Nell'ebrezza disperata
dell'amore di tutto il tuo corpo
e della tua anima perduta
vorrei sconvolgere e bruciarmi l'anima
sperdere quest'orrore
che mi strappa gli urli
e me li soffoca in gola
bruciarlo annichilirlo in un attimo
e stringermi a te
senza ritegno più
ciecamente, febbrile,
schiantandoti, d'amore.
Poi morire, morire,
con te.

Cesare Pavese


Alfredo Araujo Santoyo


lunedì 30 agosto 2021

SE BEVO LA TUA LINFA

 Se bevo la tua linfa amore mio

un moto ondoso si sviluppa dentro
e sulla via lattea rifulgente
continuo nell'orgasmo fino a Dio

Assunta Finiguerra


Angelo Batti


domenica 29 agosto 2021

DALL' ACQUA EMERGO

 Dall’acqua emergo quasi un’afrodite

e sulla sabbia calda mi distendo
gocce salate scorrono impunite
al loro refrigerio già mi arrendo,
 
la lingua tua le trova, intimorite,
ma inerme sono e più non le difendo
dal cavo delle cosce già inghiottite
vanno spegnendo il rogo ed io m’accendo.
 
Insegui il sale e il mio piacere trovi
che stride come sabbia tra i tuoi denti
la sete non si placa in mezzo ai rovi
 
ma spegnerla si può tra le sorgenti.
E sgorgano ruscelli freschi e nuovi
che placano il tuo ardor tra le correnti.
 
Chiara Moimas
Eduardo Naranjo



sabato 28 agosto 2021

SCUOTE L'ANIMA EROS

 Tramontata è la luna 

e le Pleiadi a mezzo della notte: 

giovinezza dilegua, 

e sono nel mio letto sola. 

Scuote l'anima Eros, 

come vento sul monte 

che irrompe entro le querce; 

e scioglie le membra e le agita, 

dolceamaro indomabile serpente. 

Ma a me non ape, non miele; 

e soffro e desidero. 


(Saffo, VII secolo a.C.)



Kiera Malone



venerdì 27 agosto 2021

MI ARRENDO, NUDA

Quando i tuoi occhi e la mia solitudine si incontrano
mi arrendo nuda come la pioggia
e nuda come un seno sognato
tenera come la vite che matura il sole
molteplice mi arrendo
finché nasca in albero del tuo amore
Tanto alto e ribelle
Tanto alto e tanto mio
Freccia che ritorna all’arco
Palma azzurra piantata nelle mie nuvole
Cielo crescente che niente fermerà.
Joumana Haddad



Amedeo Modigliani, "young woman in a tshirt" 1917


 

giovedì 26 agosto 2021

LUSSURIA

 Non può essere peccato questo darsi,

questo sfilarsi a precludere il nulla,
questo atto di fede.
Che nessuno pensi di venire da noi con un racconto
pieno di repressione e di negazioni.
Chi non percepisce la generosità
della mia pelle e delle tue mani
non deve parlare.

Amalia Bautista


Alex Alemany


mercoledì 25 agosto 2021

QUALSIASI COSA TOCCHI

 Qualsiasi cosa tocchi,

la carta, il tavolo, il bicchiere,
è te che tocco.
Le mie mani attaccate ai tuoi seni.
Non le controllo le mani.
 
Yiannis Ritsos


Jeffrey Gold


LA MIA VULVA - CLEOPATRA III

 Se sciolgo i miei capelli risplendenti

sul mio ventre e sui fianchi flessuosi,
i miei capelli tortili serpenti,
densi lunghissimi ed insidiosi,
 
le mie nudità impazienti
essi coprono dei meravigliosi
loro veli, e di caldi pulsamenti
fremono i due miei seni golosi.
 
Ho le braccia carnose e affusolate,
più candide e più liscie de l’avorio,
e l’ascelle pelose ed incavate,
 
ed il mio caro pube saccheggiato
e un prezioso e rorido ciborio
che trabocca d’odore di peccato.
 
Corrado Govoni

Renato Guttuso


lunedì 23 agosto 2021

EROS E' L'ACQUA

 Tra le tue gambe

il mare mi mostra strane scogliere coralline
rocce superbe coralli magnifici
contro la mia grotta di conchiglie madreperlata
tu mollusco di sale segui la corrente
l'acqua scarsa scopre le pinne
mare nella notte con lune sommerse
il tuo ondeggiare brusco il mio pulsare di spugna
i cavalli minuscoli fluttuanti fra i gemiti
aggrovigliati in lunghi pistilli di medusa
Amore tra delfini
a balzi ti tuffi sul mio fianco leggero
ti accolgo in silenzio ti guardo tra bollicine
le tue risa cerco con la bocca spuma
leggerezza dall'acqua ossigeno dalla tua
vegetazione di clorofilla
dagli occhi argentati
fluisce il lungo sguardo finale
ed emergiamo da corpo acquatico
siamo di nuovo carne
una donna e un uomo
tra le rocce.
Gioconda Belli


Bill Bate


domenica 22 agosto 2021

VIENI, VIENI

Vieni, vieni
ho preparato la tavola del mio ventre
il giardino delle mie cosce dai frutti maturi
le mie cosce calde e felici
succose di nettare di desiderio.
Ma
prepara la tua bocca affinché io possa mangiare.
Vieni, vieni
ben temperato è il mio vino sacro
che ti darà il godimento
di una donna
matura d’amore.
 

Maram al-Masri



Sergio Martinez Cifuentes

 

sabato 21 agosto 2021

DONNE APPASSIONATE

Le ragazze al crepuscolo scendendo in acqua,
quando il mare svanisce, disteso. Nel bosco
ogni foglia trasale, mentre emergono caute
sulla sabbia e si siedono a riva. La schiuma
fa i suoi giochi inquieti, lungo l'acqua remota.
Le ragazze han paura delle alghe sepolte
sotto le onde, che afferrano le gambe e le spalle:
quant'è nudo, del corpo. Rimontano rapide a riva
e si chiamano a nome, guardandosi intorno.
Anche le ombre sul fondo del mare, nel buio,
sono enormi e si vedono muovere incerte,
come attratte dai corpi che passano. Il bosco
è un rifugio tranquillo, nel sole calante,
più che il greto, ma piace alle scure ragazze
star sedute all'aperto, nel lenzuolo raccolto.
Stanno tutte accosciate, serrando il lenzuolo
alle gambe, e contemplando il mare disteso
come un prato al crepuscolo. Oserebbe qualcuna
ora stendersi nuda in un prato? Dal Mare
balzerebbero le alghe, che sfiorano i piedi,
a ghermire e ravvolgere il corpo tremante.
Ci son occhi nel mare, che traspaiono a volte.
Quell'ignota straniera, che nuotava di notte
sola e nuda, nel buio quando la luna,
è scomparsa una notte e non torna mai più.
Era grande e doveva esser bianca abbagliante
perché gli occhi, dal fondo del mare, giungessero a lei.

Cesare Pavese



                                               Pierre-Auguste Renoir, Le grandi bagnanti (1884-1887)
 

CASIDA IV- DELLA DONNA DISTESA

 Vederti nuda è rievocare la terra.

La terra piana e priva di cavalli.
La terra senza un giunco, forma pura
chiusa al futuro: confine d'argento.
Vederti nuda è comprendere l'ansia
della pioggia che cerca fragili fianchi,
o la febbre del mare dal volto immenso
che non trova la luce della sua guancia.
Il sangue risuonerà nelle alcove
e verrà con spada di folgore,
ma tu non saprai dove si celano
il cuore di rospo o la violetta.
Il tuo ventre è uno scontro di radici,
le tue labbra un'alba senza profilo,
e sotto le tiepide rose del letto gemono
i morti, in attesa del loro turno.
Federico Garcia Lorca


Amedeo Modigliani, "Nudo sdraiato" 1917


venerdì 20 agosto 2021

SCUOTE L'ANIMA MIA EROS

Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.

         Saffo



Alfredo Protti

 

mercoledì 18 agosto 2021

ABITAMI

 Abitami, penetrami.

Il tuo sangue sia uno col mio sangue.
La tua bocca entri nella mia bocca.
Il tuo cuore ingrandisca il mio fino a scoppiare.
Straziami.
Cadi intera nelle mie viscere.
Vadano le tue mani nelle mie mani.
I tuoi piedi camminino nei miei piedi, i tuoi piedi.
Divampami, bruciami.
Còlmami di dolcezza.
Bagnami il palato con la tua saliva.
Stai in me come il legno sta allo stecchino.
Che già non resisto così, con questa sete
che mi brucia.
Con questa sete che mi brucia.
La solitudine, i suoi corvi, i suoi cani, i suoi brandelli.

Juan Gelman


Antonio Lopez Garcia


martedì 17 agosto 2021

VIENI

 Vieni, entra e coglimi, saggiami provami…

comprimimi discioglimi tormentami…
infiammami programmami rinnovami.
Accelera… rallenta… disorientami.

Cuocimi bollimi addentami… covami.
Poi fondimi e confondimi… spaventami…
nuocimi, perdimi e trovami, giovami.
Scovami… ardimi bruciami arroventami.

Stringimi e allentami, calami e aumentami.
Domami, sgominami poi sgomentami…
dissociami divorami… comprovami.

Legami annegami e infine annientami.
Addormentami e ancora entra… riprovami.
Incoronami. Eternami. Inargentami.

- Patrizia Valduga -


Renato Guttuso


lunedì 16 agosto 2021

ECLISSI

Fu così che ci inginocchiammo

intrisi di gloria e martirio
a cercare nell’esitazione della carne
il collasso della luce

scivolammo fragili
dentro percorsi inviolati
senza lasciare tracce
dei nostri gesti
indelebili

Così ci inginocchiamo
e scivoliamo fragili
mai stanchi
di vivere e morire

-Sylvia Pallaracci-


Egon Schiele, "Amanti"1914


domenica 15 agosto 2021

LIBERARSI CON TE

 Liberarsi con te

perché non ci sia mai più bisogno
di vergognarsi
E dire:
“In fondo
è tutto qui”
Possiamo finalmente fare
tu con me
io con te
tutto quel che vogliamo
anche questo
in cui vi è molto
e che mai abbiamo fatto
e mai diremo
a nessuno.
 
Erich Fried


Pablo Picasso, "Due nudi e un gatto" 1901


sabato 14 agosto 2021

TU SAI

 Tu sai

come baciarmi dentro

mordermi dalle costole le ali che fanno male.
Voglio strade che dormono vuote
mentre io resto insonne
a chiedermi se godi o tremi
lontano dalla mia notte.
Il mio corpo disabitato gocciola resina,
ho fiori sulla fronte e brina
e mille pianure che cantano di te.

Paola Casulli

Walter Girotto



venerdì 13 agosto 2021

HO PECCATO

 Ho peccato, peccato, quanto piacere

nell’abbraccio caldo e ardente ho peccato
fra due braccia ho peccato
accese e forti di caldo rancore, ho peccato.
In quel luogo di buio silenzio appartato
nei suoi occhi colmi di segreti ho guardato,
nel palpito del petto furioso il mio cuore
tremava nei suoi occhi di desiderio in preghiera.
In quel luogo di buio silenzio appartato
accanto a lui al suo fianco sconvolta
la sua bocca desiderio versava tra le labbra mie,
scappata, io, dalle pene del folle mio cuore.
Gli sussurrai piano piano la melodia dell’amore:
ti voglio, ti voglio, anima mia
ti voglio, ti voglio, abbraccio che infiamma
ti voglio, amore mio pazzo.
Il desiderio nei suoi sguardi fiamme avvampava,
il vino nero nella coppa tremava e danzava.
Il mio corpo sul tenero letto
sul suo petto ubriaco oscillava.
Ho peccato, peccato, quanto piacere
accanto all’estatico fremito di un corpo.
Oddio, mio Dio, che cosa ho mai fatto
in quel luogo di buio silenzio appartato?

Forough Farrokhzad


Auguste Rodin


giovedì 12 agosto 2021

CORPO DI DONNA

 Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,

assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, ...come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.

- Pablo Neruda -


Lev  Tchistovsky


LA CASA E' UN CORPO

  Questa casa è piena della tua ombra. La casa è un corpo, -lo tocco, mi tocca, mi s`appiccica addosso, soprattutto di notte. Le fiamme dell...