giovedì 19 novembre 2020

VESTIMI D'AMORE

 Vestimi d’amore

che sono nuda;
sono come città deserta
vuota di rumori
tremulo gorgheggio
secca foglia tremula di marzo.
Circondami di piacere
che non sono nata
per essere triste
e
la tristezza mi sta stretta
come un vestito non mio.
Voglio accendermi di nuovo
dimenticare il sapore salato
delle lacrime,
le ferite nei gigli,
la rondine morta sul balcone.
Tornare a rinfrescarmi
alla brezza del sorriso,
onda che si frange
mare contro rocce
della mia infanzia,
astro nelle mie mani,
lampada eterna della via
verso lo specchio
in cui tornare a guardarmi
il corpo intero
protetta
portata per mano
dalla luce,
da erba verde e vulcani;
i capelli pieni di passeri,
dita che esplodono in farfalle
l’aria intrecciata ai miei denti
ritornando all’ordine
di un universo
abitato da centauri.
Vestimi d’amore
che sono nuda.

(Gioconda Belli)



Amedeo Modigliani


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