hai sollevato in aria le tue gambe bianche e diritte, e io le ho piegate in modo che si posassero
sulla mia spalla destra e ci ho appoggiato la testa pensando: "musica, maestro!",
e per un attimo ci siamo visti come un musicista che suona un bianco violoncello,
e questa nostra unione, ancora più profonda al culmine dell'accoppiamento,
ci ha infiammati fino a farci bruciare ...
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