venerdì 18 dicembre 2020

LA TENTAZIONE

 In questa maledetta notte oscura

con una tentazione fui assalita
che ancora in cuore la vergogna dura.
Io così pudica, così compita,
vedevo un uomo a me venire piano
e avvolgermi quasi avido la vita;
un altro ne veniva e con la mano
oh delicatamente lui mi apriva,
e un altro e un altro e un altro ch'era vano
a guerra apparecchiarmi d'armi priva
già incatenata, e senza una catena,
nel tempo che la vita non par viva.
"Non vuoi? piccola piccola sirena..."
Posso io non volere e star da lato?
"Oh lasciatemi!" e respiravo appena,
il cuore dalla sua sede saltato.
Con cento mani vinte le mie braccia
Tutte le ossa mi avevano contato,
ad ogni cavità davan la caccia;
nel denso, nelle viscere spremuta,
in una tomba di carne che schiaccia
e macina e mette al niente... perduta.
Che mai feci, che mai feci mio Dio?
Mercè, pietà, perdono, chi mi aiuta?
Patrizia Valduga


Artemisia Gentileschi, "Susanna e i vecchioni" 1610


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