Il mio corpo ha passaggi ostili
– confini inospitali – dove non sai camminarein punta di scalze dita.
Mi premo sugli angoli,
non sosto su rotondità,
ho sentieri appuntiti che ti inciampano le mani
e pelle marmorea da trasparirmi
tutta senza controluce.
Ma se mi abiti
nei vuoti tra l’incavo del grembo
e la cascata delle gambe
mi apro a fiume.
Questa sera
quando torni
nuotami.
Claudia Brigato
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