Dentro la tua carne,
aspettare che passi il cuore,aspettare l'alba davanti ai tuoi occhi.
Da tergo il tuo corpo fa pensare
alla chiave di violino,
immagino il solfeggio,
mi avvicino.
Ecco, così, piegati piano
una vertebra per volta.
Dei fianchi mirabile la spinta
e colpi lenti di antica civiltà.
1980
Franco Arminio
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