giovedì 9 marzo 2017

GOMITOLO DI PIUME...

Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo
mi chiederanno la loro voce un giorno, quando andrai.
Ma io non avrò più voce per ridirle allora. Perché tu eri abituata
a camminare scalza per le stanze, e poi ti rannicchiavi sul letto,
gomitolo di piume, mettendo in mostra provocante
i piedi rosa impolverati. Devi ricordami così – dicevi;
ricordarmi così coi piedi sporchi; coi capelli
che mi coprono gli occhi – perchè ti vedo più profondamente così. Dunque,
come potrò avere voce. La poesia non ha mai camminato così
sotto i bianchissimi meli in fiore di nessun paradiso.


Ghiannis Ritsos


 
 
Serge Marshennikov

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